serie b

Frosinone-Palermo, Gianfranco Miccichè: “Quello di sabato non è stato calcio. Fosse per me…”

Frosinone-Palermo, Gianfranco Miccichè: “Quello di sabato non è stato calcio. Fosse per me…”

Le parole del presidente dell'Ars, che replica a Tajani: "Farei giocare il Frosinone per l’intero anno in uno stadio a porte chiuse"

Mediagol7

Un altro vero e proprio botta e risposta.

Nelle scorse ore, chi ha commentato i fatti tutt'altro che sportivi avvenuti nel corso della finale di ritorno dei play-off di Serie B, giocata sabato sera tra Frosinone e Palermo allo stadio Benito Stirpe, è stato il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. "Se qualcuno ha sbagliato deve essere sanzionato ma non credo che due palloni abbiano cambiato il corso delle cose o che l’arbitro abbia deciso in base alle proteste del Frosinone - ha detto, intervistato ai microfoni di 'Gr Parlamento', nel corso della trasmissione 'La politica nel pallone' -. Bisogna saper vincere ma anche saper perdere. Succede sempre che i giocatori protestino quando c’è una decisione a loro contraria. E poi, rivedendo l’azione, quel rigore non c’era, la vittoria sul campo c’è stata".

Dichiarazioni che non sono certamente passate inosservate. "E’ vero, bisogna saper vincere e saper perdere. Ma in questo caso il calcio proprio non c’è stato - ha replicato il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, commissario di Forza Italia e fratello del commissario della Lega Calcio, Gaetano Micciché -. A Frosinone abbiamo assistito a cose mai viste prima, non certo da esempio per lo sport. Partita da rifare? Non lo so. Fosse per me farei giocare il Frosinone per l’intero anno in uno stadio a porte chiuse. Perché se lasciamo che dallo sport partano questi messaggi senza intervenire, abbiamo chiuso", ha concluso, come riportato da 'La Repubblica'.