di Nunzio Alessandro Bellomonte.
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Frosinone-Palermo 0-2: i rosa sono ancora vivi, il commento finale
Il commento del lunch-match della 35esima giornata.
Novanta giorni dopo. Dal 24 gennaio al 24 di aprile. Il Palermo torna alla vittoria, dopo una partita sofferta e tesa. I rosa vincono per 2-0 e dimostrano di potersela ancora giocare nella lotta salvezza. Decidono Gilardino e Trajkovski.
RIVOLUZIONE - Ci si aspettavano molte novità da Ballardini che di fatto schiera quattro uomini dati in panchina alla vigilia: Gilardino, Maresca e Morganella figurano tra i titolari e in difesa c'è spazio anche per Cionek (alla seconda presenza in rosa). Retroguardia a tre con - oltre al naturalizzato polacco - Gonzalez e Andelkovic: a rimaner fuori sono Edoardo Goldaniga e l'amico Lazaar, rilevato da Michel Morganella, insolitamente a sinistra. In cabina di regia la sorpresa è Enzo Maresca che ha il compito di conferire più geometrie alla manovra, e al suo fianco Oscar Hiljemark. Un 3-4-1-2 che si completa con Vazquez sulla trequarti e il tandem d'attacco Gilardino-Quaison.
PRIMO TEMPO - Pronti-via e il Matusa vibra subito: un cross dalla destra coglie impreparata la difesa rosa e Ciofani colpisce di testa senza inquadrare bene lo specchio della porta. Il Palermo vuole orchestrare con ordine, Maresca sbaglia qualche apertura ma insiste coi lanci verso le punte che spesso hanno la meglio sui centrali ciociari. Gilardino e co. guadagnano diversi calci di punizione nei pressi dell'area giallazzurra, ma ne sfruttano solo una piccola parte. Prima un traversone per Andelkovic che in posizione di off-side - le immagini non fugano ogni dubbio - manda a lato (probabilmente disturbato dalla fasciatura che gli copre la testa); poi altri palloni imprecisi, tra cui una soluzione di Vazquez che si infrange sulla barriera.
I padroni di casa provano a reagire trascinati dal pubblico presente al Matusa, ma in poche occasioni sono in grado di giungere alla conclusione. Paganini tenta una veronica, ma viene chiuso, Kragl e Soddimo tirano alle stelle e Rosi arriva tardi su un suggerimento in verticale. Per il resto, i difensori dei siciliani riescono a limitare gli spunti degli avversari che si fanno sentire anche sui calci piazzati, su cui Sorrentino fa buona guardia.
Il primo tempo scivola così senza troppe emozioni, ma con qualche scintilla: Gilardino ad esempio subisce una gomitata (involontaria?) da parte di Russo e si arrabbia, anche se non cade nell'errore di farsi ammonire. Impresa che non riesce a Gonzalez che, diffidato, rimedia un cartellino giallo a seguito di un fallo a centrocampo: salterà Palermo-Sampdoria della prossima settimana. Nota di colore: i tifosi di entrambe le squadre intonano cori contro Zamparini, sono abbastanza d'accordo.
SECONDO TEMPO - Zero cambi nella ripresa, Ballardini e Stellone decidono di continuare a giocarsela coi titolari. A cominciare meglio il secondo tempo sono nettamente i ciociari che fanno tremare la difesa del Palermo prima con Paganini (che dormita di Morganella!) e quindi con Kragl, a cui risponde Sorrentino. Il pubblico del Matusa si infiamma, ma proprio nel momento migliore dei giallazzurri, ecco la svolta del match. Rispoli scappa sulla destra: cross in mezzo per Gilardino, Leali a vuoto e nono gol in campionato per il bomber di Biella (il quarto centro siglato di testa in stagione). Esplode il settore ospiti e Ballardini predica calma, anche perché è ancora il 56'. Occorre congelare il risultato: il Frosinone presenta netti limiti tecnici, ma il risultato è in bilico. I rosa giocano un po' col cronometro: Quaison fa finta di non vedere la sostituzione (al suo posto Trajkovski) e vengono persi alcuni minuti per far riprendere il gioco. Stellone fa all-in e inserisce Pavlovic e Samuele Longo. Gli ultimi minuti sono da trincea, con i rosa privi dell'unico giocatore capace di tenere la palla in banca: Franco Vazquez, infatti, è costretto a uscire per una botta al ginocchio (da valutare le sue condizioni). Facendo a sportellate, affidandosi ai miracoli di Sorrentino e tirando innumerevoli sospiri di sollievo, il Palermo può cantare vittoria, anche a seguito del gol della certezza, quello di Trajkovski. Non può essere di certo l'ultimo successo della stagione, ma il primo mattone da posizionare per il progetto salvezza.
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