serie b

FOCUS: Zamparini-Tedino, fiducia a metà? La rivoluzione dello staff e la mossa Bacconi. Palermo, venti giorni per la A…

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L'esonero di Bruno Tedino ad un certo punto, tra spifferi ed indiscrezioni di media ed addetti ai lavori, sembrava per il tecnico uno spettro incombente ed inevitabile.

Zamparini ha soprasseduto in virtù di cortesi e reiterati dinieghi (Reja) e parametri in termini economici, contrattuali e di garanzie tecniche ( Stellone e De Biasi) non ritenuti congrui al momento del club e della stagione.

Il patron è molto legato al tecnico e lo considera una sua lungimirante intuizione calcistica. Per questa ragione, nonostante sia stato più volte sul punto di prendere un provvedimento drastico e per lui doloroso, ha sempre optato per la conferma.

Ma, appare evidente, dalle mosse e dalle dichiarazioni sibilline dell'imprenditore friulano che la sua fiducia nei confronti di Tedino sia tutt'altro che incondizionata ed intatta come da esternazioni di prassi. L'ultima mossa in tal senso è piuttosto emblematica.

L'ingaggio di un analista tattico come Adriano Bacconi, più che fungere da plus ed ausilio, dal curriculum oggettivamente referenziato e qualificato, ha il sapore di un'ulteriore forma di commissariamento.

Che l'ex analista tattico e commentatore tecnico della "Domenica Sportiva", il quale vanta un ricco percorso tecnico e imprenditoriale sfociato nelle prestigiose collaborazioni con la Nazionale Azzurra iridata di Lippi nel 2006 e l' Inter, dal 2014 al 2016, sia stimato da Tedino e non solo non v'è dubbio alcuno.

Fare però passare il suo approdo in Sicilia come una espressa ed accorata richiesta del tecnico è argomentazione concettualmente anomala, quanto meno singolare.

Difficilmente credibile, per usare un eufemismo.

Più plausibile che la mossa sia figlia del consueto febbrile giro di consultazioni del patron con i suoi fidi ed esperti consulenti, che potrebbero aver caldeggiato la candidatura di Bacconi per colmare quella che il patron ha reputato essere una lacuna nel bagaglio professionale di Tedino.

La lettura e l'interpretazione strategica del match e delle caratteristiche dell'avversario costituiscono mansione e patrimonio basilare di ogni tecnico che si rispetti.

La presenza di figure professionali dedicate che rilevano e sviluppano dati, nozioni e relazioni, grazie ad evolute e specifiche forme di tecnologia, utili all'allenatore per preparare il match, è del tutto normale nel calcio di oggi.

Ben diverso è innestare una figura che per background, curriculum e livello di competenze trasversali, possa finire per sovrapporsi all'allenatore in un aspetto focale: lo studio e la preparazione tattica della partita. Non è detto che ciò accada ma è comunque un rischio.

Vedremo come e se Tedino metabolizzerà al meglio l'ingresso di questa nuova figura nel suo staff. Riusciranno le ricercate e scientifiche nozioni sviluppate ed impartite da Bacconi,  bypassate dal tecnico, ad essere correttamente recepite e trasposte dai calciatori sul terreno di gioco?  L'auspicio è che possa nascere un'alchimia professionale proficua che si traduca in risultati rapidi, tangibili e concreti. Attendiamo fiduciosi e curiosi.

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