serie b

Focus Palermo: Caos, dubbi e scadenze tra campo e scrivania. Lucidi e concreti per non perdere di vista l’obiettivo…

Scadenze impellenti e oggettive garanzie documentali da presentare a Lega ed organi di vigilanza federali: la nuova proprietà chiamata a fugare con risposte celeri e concrete perplessità e preoccupazione che aleggiano sul futuro del club, ...

Mediagol2

di Leandro Ficarra

Improvvise falle ed inevitabili scompensi. Due sconfitte consecutive, novità assoluta e sgradita per il Palermo edizione Stellone. Ruggine da letargo invernale, caos e turbative extra-campo, errori individuali e cali di tensione, soluzioni rattoppate figlie dell'emergenza infortuni. C'è di tutto un po' in questa sbandata che sta pericolosamente insinuando lo spettro di quanto accaduto la scorsa stagione. L'incapacità di chiudere il match una volta in vantaggio ed in controllo contro la Salernitana, due gravi ingenuità di Rispoli e Trajkovski che determinano il primo stop del nuovo corso. Il Palermo mediocre del primo tempo a Cremona che diviene abulico, approssimativo e sterile strada facendo, fino a sciogliersi del tutto sul piano fisico, mentale e nervoso, senza accennare reazione alcuna.

Due schiaffi bruschi e sonori, che hanno rallentato la marcia della banda Stellone senza però inficiarne il primato in classifica. Gli scricchiolii e gli stenti palesati dalla squadra all'alba di questo 2019 hanno una matrice ampiamente identificabile. Non certo l'unica ma, probabilmente, la più significativa. Evidenti crepe strutturali affiorano ben oltre i confini del rettangolo verde. Esistono delledeadlines che incombono sul piano temporale ed entro le quali la nuova proprietà dovrà adempiere ad improrogabili impegni. Non è fruttuoso né ragionevole preconizzare scenari infausti e catastrofici, ma è doveroso monitorare step e dinamiche di un percorso i cui contorni non sono ancora decifrabili e che tradisce ad oggi numerosi elementi di perplessità. Una coltre di caos, tensioni, dubbi, situazioni indefinite e controverse, commistioni di ruolo ed incongruenze sul piano della comunicazione.

Cappa nefasta che finisce inevitabilmente per generare un riverbero rovinoso sulla psiche di una squadra che aveva fatto di coesione e stabilità le sue prerogative preponderanti. Il reticolo di società che ha ultimato l'acquisizione del club, sfociato nella controllante Sport Capital Group PLC, soggetto finanziario quotato in borsa a Londra, presente sul listino NEX Exchange, è ormai prossimo a giungere di fronte ad un bivio decisivo. Dopo cambi di denominazione, incorporazioni, spostamenti di azioni, soci e capitali, l'ultimo della fitta lista di comunicati ha evidenziato la capitalizzazione nella controllata Sport Capital Group Investments di loan notes, ovvero note di prestito, per un valore pari a 15 milioni di Sterline. Titoli obbligazionari che non costituiranno liquidità finché un investitore, ad oggi non specificatamente palesatosi, non li sottoscriva, versando effettivamente il capitale.

Passaggio chiave, oggetto di attenzione da parte della Lega e degli organi di vigilanza federali, fin qui non soddisfatti dal dossier documentale inviato dalla nuova proprietà in merito a onorabilità e solvibilità finanziaria del gruppo acquirente. Le garanzie fornite da un istituto di credito di comprovata levatura ed attendibilità su scala internazionale in merito all'esistenza ed alla lecita provenienza dei fondi, unitamente all'identità tangibile dei soggetti che hanno rilevato il club, costituiscono requisiti imprescindibili per rientrare nei parametri normativi.

La scadenza del 16 febbraio, data entro la quale dovranno essere elargiti stipendi, unitamente ad oneri fiscali e contributivi, la pressione derivante dall'esposizione debitoria nei confronti di intermediari e procuratori, il cui saldo è teoricamente da onorare entro il prossimo giugno. Una situazione finanziaria tutt'altro che semplice, che palesa evidente affanno e sofferenza, di cui la nuova proprietà dovrà venire a capo dimostrando in modo rapido e concreto di avere la capacità di far fronte agli impegni. Il rischio di un deferimento, con relativa ipotesi di punti di penalizzazione comminati nel campionato in corso, va assolutamente scongiurato. Lega B e Federcalcio, memori dei disastri finanziari verificatisi nel recente passato, svolgono un'attenta e rigorosa attività di monitoraggio e controllo sulla base di termini inderogabili, o quasi, e norme estremamente rigide e stringenti.  Chi comanda? Chi mette i soldi? Sussistono risorse sufficienti per suffragare costi di gestione ed investimenti di un club di Serie B che punta al salto di categoria? Da dove provengono i capitali in questione?

Tutte domande a cui la nuova proprietà britannica dovrà fornire a breve chiare ed inconfutabili risposte, dimostrando agli organi preposti di poter rispondere ai requisiti regolamentari richiesti.