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Delio Rossi-Mediagol: “Palermo-Inter e quell’onda rosa all’Olimpico. Vi racconto la mia finale. Ilicic mi faceva arrabbiare, Pastore e Abel…”

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"Venivamo da una stagione entusiasmante, quella del 2009-2010 in cui ci giocammo l'accesso alla Champions League con la Sampdoria di Delneri, Cassano e Pazzini. In sede di calciomercato estivo perdemmo qualche giocatore importante e ne acquistammo qualche altro, ma nel campionato successivo non riuscimmo a ripeterci agli stessi livelli. Era un Palermo forte e competitivo ma non pronto fisicamente e mentalmente a giocare la partita della vita ogni tre giorni, tra Serie A, Europa League e Coppa Italia. Qualcosa in termini di energie fisiche e mentali lasciavi inevitabilmente per strada, in campionato non trovammo continuità ad altissimi livelli ma in Coppa Italia fummo protagonisti di una cavalcata straordinaria. Permane il ricordo nitido, nel mio cuore e nella mia mente, di quella meravigliosa marea umana che ha colorato di rosanero lo stadio Olimpico in una serata magica ed amara al contempo. Volevamo regalare a quella fantastica gente una gioia indimenticabile, ricambiando l'amore e l'orgoglio di quarantamila encomiabili tifosi che da Palermo raggiunsero la Capitale per spingergi al raggiungimento di un traguardo calcisticamente incredibile.  Purtroppo arrivammo a quell'appuntamento decisivo rimaneggiati ed un po' logori sul piano fisico e mentale ed incontrammo un avversario che ci era chiaramente superiore per dimensione societaria, qualità e profondità della rosa. Era l'Inter del post triplete, con giocatori del calibro di Zanetti, Julio Cesar, Snejder, Milito, Eto'o, Stankovic. Un organico pieno di campioni a cui tenemmo testa per4 quasi l'intera gara, cedendo soltanto alle numerose defezioni nel reparto difensivo ed alle devastanti accelerazioni di Samuel Eto'o.

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