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Calciomercato Palermo: braccio di ferro Zamparini-Diamanti, due club di B e pista estera ma…

Calciomercato Palermo: braccio di ferro Zamparini-Diamanti, due club di B e pista estera ma…

Il ds Lupo volerà a Milano martedì per il rush finale della sessione estiva di calciomercato. Complessa e spinosa la questione legata al futuro di Alessandro Diamanti.

Mediagol2

Archiviato il debutto in campionato con un successo convincente, il Palermo torna a concentrarsi sul mercato. Ultimo, decisivo, scorcio di sessione estiva per rifinire e modellare l'organico a disposizione di Bruno Tedino.

Il direttore sportivo Fabio Lupo volerà a Milano nella giornata di martedì.

Vari i temi all'ordine del giorno in agenda, alcuni particolarmente spinosi.

Nodi da sciogliere prevalentemente in uscita, in bilico il futuro dei calciatori cosiddetti scontenti e di quelli definiti in esubero in quanto fuori dal progetto tecnico. Palermo comunque attento e sornione anche per quanto concerne il mercato in entrata: la rosa è stata fin qui pensata e costruita con equilibrio ed oculatezza ed ha un potenziale in linea con gli obiettivi stagionali ma un paio di puntelli garantirebbero un ulteriore salto di qualità. Personalità e fosforo in mezzo al campo, risolutezza e vena realizzativa nel reparto offensivo. Innesti di categoria che farebbero spiccare il volo ad una squadra comunque già in grado, con l'organico attuale, di giocarsi concrete chances di promozione.

L'enigma Diamanti tiene banco al netto delle posizioni di prassi. Feeling mai sbocciato tra il patron Zamparini ed il fantasista toscano. Daniele Faggiano, l'estate scorsa, dovette spendersi in una paziente opera di persuasione e vincere non poche resistenze del proprietario del club per avallare l'acquisto di Alino.

Da leader tecnico e carismatico ad esubero costoso ed ingombrante, il passo è stato breve. Impiegato con il contagocce, per lunghi periodi palesemente accantonato dalle strategie del club e dal tecnico di turno, l'ex Livorno e Brescia ha comunque sfornato cinque assist ed un gol, fornendo un importante contributo di carisma e qualità ogni qualvolta chiamato in causa.

Esplosività e forza mostrate, fisiologicamente, non erano più quelle degli anni d'oro ma sprazzi di personalità e classe, emergevano comunque in un organico estremamente povero sul piano tecnico rispetto agli standard della massima serie.

Bortoluzzi fu l'unico ad impiegarlo con una certa continuità nel finale di una stagione ormai compromessa.

Ad oggi Diamanti vive, suo malgrado, da separato in casa, si allena a parte con la consueta professionalità ma non sembrano sussistere margini di ricucire il rapporto con Zamparini. Rapporto che, non è un mistero, non è idilliaco ed oggi è davvero ai minimi termini. Il patron rosanero non lo ritiene più utile alla causa, ha sottolineato più volte come, a suo avviso, non abbia più l'autonomia e la brillantezza atletica per incidere nel torneo cadetto. Personalità ingombrante ed ingaggio pesante costituiscono altri fattori alla base dell'opinabile, ma irreversibile, posizione del patron friulano.

Tuttavia il calciatore è legato ad un contratto che lo lega al Palermo fino al giugno del 2018. Il suo entourage ha rispedito al mittente tutte le proposte fin qui giunte sul tavolo del ds Lupo. Timidi e presto sfumati i sondaggi di Sampdoria e Verona, gli unici che potevano avere un certo appeal per il fantasista classe 83. Le porte della serie A per Diamanti ad oggi sembrano essere chiuse. Almeno una decina il club di serie cadetta che hanno chiesto informazioni sul suo cartellino senza riscontrare il gradimento del calciatore.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, Perugia e Ternana continuano a monitorare l'evoluzione della vicenda sperando in un ravvedimento in extremis nelle ultime ore della sessione estiva. Pista viva anche quella del Lugano, club di massima serie svizzera che disputerà la fase a gironi della prossima Europa League. Nessuna di queste soluzioni susciterebbe l'entusiasmo del ragazzo che ad oggi pare determinato a rispettare il suo contratto in essere col Palermo anche a rischio di vivere una stagione ai margini, lontano dal terreno di gioco.

Prospettiva non auspicabile sia per il calciatore, impossibilitato ad esprimersi, che per il club che rischierebbe di corrispondere, come da contratto, un ingaggio gravoso per la categoria ad un tesserato che di fatto non verrebbe arbitrariamente utilizzato.

Guerra di nervi, un braccio di ferro che rischia di logorare entrambe le parti.

Le rispettive posizioni sembrano piuttosto intransigenti, non sarà semplice trovare un punto di convergenza. Se lo scenario non muta radicalmente, eventualità improbabile, una convivenza forzata non gioverebbe a nessuno.

C'è tempo fine al trentuno di agosto per trovare una soluzione all'enigma. Seppur non più al top della brillantezza sul piano atletico, un giocatore del carisma e della statura tecnica di Alessandro Diamanti non avrebbe potuto costituire un valore aggiunto, magari anche part-time, in questo torneo cadetto?

Interrogativo che tuttora si pongono molti dei tifosi rosanero. Intanto il futuro di Alino è ancora tutto da scrivere.....

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