Berti: “Palermo-Empoli big match della B, si vedrà alla fine chi merita promozione”

Appuntamento sabato alle 15 allo stadio Renzo Barbera per Palermo ed Empoli, gli azzurri tornano sul luogo del "delitto" quattro mesi dopo l'amara retrocessione in Serie B.

Lo scorso 28 maggio i gol di Nestorovski e Bruno Henrique relegarono l'Empoli all'ultimo posto disponibile per la retrocessione nel campionato cadetto, domani i toscani proveranno a prendersi una rivincita nel terzo turno del campionato di B. Squadra cambiata, tanti i big andati via, come Maccarone e Pucciarelli, ma la compagine guidata da Vincenzo Vivarini proverà a dare fastidio al Palermo e alle altre pretendenti per la promozione nella massima serie. Dello stesso parere anche l'ex portiere di entrambi i club Gianluca Berti, che nel corso di un'intervista rilasciata al Giornale di Sicilia ha detto la sua sul match tra i rosanero e gli azzurri: "Vedo due squadre catapultate dalla Serie A ad un torneo difficilissimo come quello di Serie B, sono però due squadre candidate alla vittoria finale. Quando si viene da una retrocessione è difficile calarsi immediatamente nella realtà del torneo cadetto, questo credo che sia normale per chiunque. Però gli organici di entrambe sono assolutamente attrezzati per fare un campionato di vertice. Penso che sia già la partita più importante di questa Serie B, almeno sul piano statistico. Chiaro, non si può già dire che in palio ci sia la vittoria del campionato, ma questo perché il torneo è lungo e difficile. Per vincere in Serie B bisogna ingranare da aprile in poi, a meno che non si faccia un campionato a sé. Ma in Serie B è dura, si vede solamente alla fine chi merita la vittoria".

"Si sa che ambiente c'è per il momento a Palermo e qual è la situazione tra i tifosi e il presidente dopo la retrocessione. L'Empoli invece viene da una retrocessione francamente inaspettata, perché nessuno poteva immaginarsi ad un certo punto della stagione che sarebbero arrivati tra le ultime tre in classifica- ha proseguito Berti-. Devono entrambe calarsi nella realtà del torneo, devono adottare la mentalità giusta ed è anche normale che all'inizio facciano un po' fatica".

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