“E’ tantissimo tempo che non metto piede dentro uno stadio. Il calcio lo amo e lo guardo in televisione, come un film, perché quel mondo non lo riconosco più come autentico".
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Altafini attacca Zamparini: “Si è arricchito lasciando terra bruciata, e ADL invece…”
José Altafini, ex Juventus e Napoli e non solo, attacca pubblicamente Maurizio Zamparini e Aurelio De Laurentiis, figure presidenziali che hanno rovinato il mondo del calcio che l'italo-brasiliano amava vivere da protagonista.
Esordisce così José Altafini in un'intervista rilasciata al portale ilbianconero.com in ottica del doppio incontro tra campionato e Coppa Italia tra Napoli e Juventus, lui che è doppio ex di questo importante match. Un personaggio che di certo non si trattiene quando ha un microfono nei paraggi, pronto ad attaccare chi è giusto. Questa volta, in ottica di un calcio ormai ridotto al puro business, l'ex stella italo-brasiliana non le ha mandate a dire all'ormai ex presidente rosanero Maurizio Zamparini e all'attuale patron partenopeo Aurelio De Laurentiis: "Il pubblico e i calciatori non hanno alcuna responsabilità per come è stato ridotto l’ambiente del pallone. Il disastro lo hanno fatto i presidenti delle società. Non tutti, naturalmente. Gente come Zamparini, per esempio, che si è arricchito lasciando terra bruciata alle sue spalle. Oppure, per arrivare più in alto e all’attualità più stretta, Aurelio De Laurentiis è il padre-padrone di un Napoli prosciugato del settore giovanile, amministrato come una macchina da guerra spesso in modo antisportivo da un presidente che di calcio non capisce niente e che trova il modo di mettere in difficoltà un allenatore bravo come Sarri. Povero Napoli, ma soprattutto povera Napoli intesa come città e come comunità di tifosi i quali per troppo amore si lasciano strumentalizzare. Una vergogna".
"Il disastro ormai è stato fatto con quelle dichiarazioni di De Laurentiis che ogni persona di buon senso dovrebbe censurare. Mi auguro che il pubblico napoletano possa essere più intelligente del loro presidente anche se qualche testa calda in giro, alla fine, c’è sempre. Se fossi il responsabile dell’ordine pubblico nazionale stabilirei di far giocare le due partite a Roma o comunque in una città neutrale. A pagare il prezzo, naturalmente, sarebbero i napoletani e non sarebbe giusto. Ma, come si dice, prevenire è meglio che dover poi piangere. In passato mai sarebbe accaduta una cosa del genere. Il popolo dello stadio era formato da brava gente e i presidenti erano dei signori- conclude il pungente Altafini-. Ricordo che alla festa per lo scudetto del mio Milan parteciparono, come invitati, anche Moratti con i figli e i capi della tifoseria interista. Fu una serata bellissima”.
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