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LIVE Palermo, la conferenza stampa di Mirri: segui la diretta su Mediagol.it

LIVE Palermo, la conferenza stampa di Mirri: segui la diretta su Mediagol.it

Finito il campionato, il presidente del Palermo parla in conferenza stampa: segui la diretta testuale

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04/06/2021 - 16.00

- 4 giu

"Filippi mi ha detto che secondo lui con 5 o 6 giocatori la squadra può essere competitiva, manca un po' di forza e di cattiveria agonistica. L'Avellino ci ha battuto anche perchè è stato più esperto o più cattivo, a noi manca proprio questo aspetto e credo che con i nostri attaccanti un gol l'avremmo fatto nel secondo tempo. Ci sono stipendi importanti e quindi dovremo fare delle valutazioni, al netto di Lucca ci potrebbero essere delle ottimizzazioni di calciatori. Calciatori in scadenza? Al momento dobbiamo costruire una squadra buona, quella dei rinnovi non è la nostra priorità".

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"L'anno scorso si è fatto il massimo, quest'anno prenderemo non più di 8 giocatori e quindi il lavoro sarà più semplice. Abbiamo preso diversi giocatori dalla Serie B, calciatori che avevano lavorato fino ai primi di agosto. Quel ritardo è anche figlio della fine dei campionati a inizio agosto, bisogna evitare quello che potrebbe essere un alibi. Staremo attenti ai minimi dettagli per non avere, ripeto, alcun alibi. Lucca? Ricordo quando il Palermo cedette Grosso all'Inter. Mi dispiacqui tanto, mi auguro che Lorenzo vorrà restare. Chiaro che bisogna saper incastrare tante cose: dalla volontà del calciatore a quelle del procuratore. Tutti noi desideriamo che Lucca resti, anche lui era nella squadra quando tutto andava male. Abbiamo tanti ragazzi di 20 anni che abbiamo costruito e credo che dal punto di vista tecnico ci siano le basi. Abbiamo rispettato i nostri impegni e adesso la città si deve fare avanti".

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"Primavera? Rinaudo è il creatore del nostro settore giovanile, se hai capacità di produrre giovani talenti hai tutto. Sono i ragazzi che al fallimento del vecchio Palermo sono stati scartati e sono partiti da questa idea e si sono fatti avanti. Domani ci sarà la sfida contro il Catanzaro, vincere un campionato sarebbe un successo sportivo pazzesco. Questa è una base per il futuro del Palermo, Rinaudo ci aiuterà a capire se ci saranno ragazzi che potranno aggregarsi alla prima squadra".

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"Santana? Vivo una sorta di conflitto essendo sia tifoso, sia presidente. Il gol che fatto Mario a Catania resterà una pietra miliare. Credo sia stata una serata indimenticabile. Se nel futuro vorrà fare il calciatore o meno lo decideremo insieme. Deve rifletterci bene lui e anche noi, posso assicurare che Mario da Palermo comunque vada non si muove".

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"Il centro sportivo è un progetto sul quale puntiamo per il futuro del Palermo, se il Catania si salverà lo farà grazie a questo. Sarà una garanzia assoluta perchè credo che sia un asset decisivo, noi vorremo anche presentare in futuro un progetto per un nuovo stadio. Il Palermo è il soggetto che deve fare il centro sportivo, i 68 mila euro di amici Rosanero saranno destinati a questo. Abbiamo avviato tutto per patrimonializzare la società. Un asset decisivo per il futuro. Non si dormirà lì, ci sarà una casa d'accoglienza per i giocatori che potranno pranzare lì".

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"Boscaglia non ci ha detto che i calciatori che avevamo preso non andavamo bene per il suo sistema di gioco. Filippi ha avuto l'elasticità di cambiare modulo di gioco. L'aspetto negativo è stato senza dubbio l'inizio che è stato non felice, abbiamo iniziato con ritardo rispetto ad altre squadre. Boscaglia fino al 3 agosto allenava l'Entella. Sulle famose amichevoli possiamo dire che non si poteva giocare contro squadre non professionistiche, l'unica squadra era il Catania ma amichevole-derby son due parole che non vanno di pari passo. Si impara dagli errori per non rifarli, il prossimo ritiro non si farà in Sicilia perchè dobbiamo essere sicuri di poter affrontare qualche amichevole contro una squadra professionistica. Boscaglia non è stato un errore, vorrei organizzare diversamente la gestione della squadra. Note positive sono i giovani ragazzi che abbiamo scelto in D e che si sono confermati anche in C. Loro sono una base alla quale sono stati aggiunti giocatori d'esperienza. Tutti hanno dato il loro contributo e ripartiamo da una base che l'anno scorso non avevamo, prenderemo un massimo di 5-6/8 giocatori e non 12 come l'anno scorso. Il Catania da 6 anni che fa questa categoria come il Bari, allora li dovrebbero ammazzare? È cambiato il mondo e la realtà, porteremo avanti il progetto ricordando che servono le competenze e non i soldi altrimenti il Monza avrebbe centrato la A. La C si vince con gli uomini".

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"Boscaglia non ci ha detto che i calciatori che avevamo preso non andavamo bene per il suo sistema di gioco. Filippi ha avuto l'elasticità di cambiare modulo di gioco. Valutazione del club? È il mercato che fa il prezzo, abbiamo valutato che potesse essere la migliore possibile, poi chiaramente sarà il mercato a decidere. Credo che il diritto di recesso di Tony Di Pizza nasca a dicembre, il quantum sarà valutato. Saranno gli avvocati a parlarne. Le cose sono cambiate e non credo che cambiare amministratore delegato potesse risultare fondamentale per far restare Di Piazza, mi spiace che a Tony non andasse bene ma lo sapeva fin dall'inizio. Sagramola è un riferimento amministrativo e continuerà ad esserlo".

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"Sagramola-Castagnini? Il lavoro dei dirigenti è legato ai risultati. Ma bisogna vedere cosa intendiamo per risultati. Fino a febbraio hanno fatto male e poi da marzo bene? Erano asini prima e fenomenti dopo? La scelta di Filippi è stata coraggiosa, direi che sono stati bravi. Noi ci mettiamo i soldi e la faccia e non vogliamo che nessuno ci metta i piedi in testa e ci venga buttato fango addosso. Credo che abbiano fatto il loro lavoro con coscienza. Poi tutto è migliorabile ed interverrò. Ma non accetto che ci sia da parte di nessuno un giudizio sul lavoro effettuato da altri, troppo facile giudicare il risultato. Non va bene così, perchè i veri tifosi lo restano anche quando perdono. Ci dobbiamo rendere conto che la situazione è questa, fosse per me tornerei in gradinata. Non vedo l'ora. Non abbiamo portato gente come Baccaglini o Tuttolomondo, la nostra responsabilità è dare il Palermo a qualcuno che sia migliore di noi".

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"Ho dimostrato di avere il Palermo nel cuore e sono sicuro che in città ci sia qualcuno con capacità economiche più importanti rispetto alle mie. Ricordo quando la Juventus prese Pogba pagando Raiola sei milioni, anche se poi è stata multata. Spese non chiarite? Abbiamo speso quello dichiarato agli atti, per questa stagione abbiamo speso circa 7,8 milioni tra staff, procuratori, varie ed eventuali. Dobbiamo sperare che lo stadio riapra e che ci siano dei ricavi, altrimenti faremo di tutto per gestire quelli che restano. I soldi sono utili e necessari ma non sono fondamentali per vincere. Prendiamo ad esempio il Cittadella che ha rischiato di andare in A con un budget limitato. Il Palermo ha i soldi e le competenze per poter fare una buona stagione, l'importante è che tutti indossino sin da subito la maglia del Palermo e non quella di altri club. Abbiamo bisogno di primi tifosi e non di secondi".

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"Non esiste un piano A o un piano B, ma dei soldi da destinare alla prossima stagione. Non è detto che il denaro serva solo a comprare i calciatori, abbiamo una cifra disponibile grazie all'impegno dei soci che saranno destinati alla stagione prossima. Se non hai entrate non puoi solo fare uscite. Il Covid c'è stato dappertutto ma il nostro stadio ogni partita ci costa 20 mila euro: 10 da dare al Comune e 10 di spese. Quando io sono andato a Francavilla ho saputo che loro non pagano nulla al Comune. Abbiamo fatto un'operazione che riguarda tutti: dai tifosi al Comune. Adesso per esempio non esistono più i biglietti omaggio per i consiglieri comunali grazie a un qualcosa votata proprio da loro stessi. Il tema dello sviluppo e dei soldi è un tema centrale, ma non avendo ricavi e solo uscite si hanno tante spese. Quando facciamo le trasferte spendiamo tanto. Ci sono società di Serie C che spendono non più di 20 mila euro, noi circa 200 mila. Noi abbiamo fatto di tutto per potere vincere, ma il Covid ha avuto un impatto negativo. Il pubblico avrebbe aiutato la squadra ne sono sicuro. 15 milioni? Abbiamo dovuto pagare 1 milione di euro di affiliazione che non dimenticheremo facilmente. La perdita quest'anno sarà di 7,8 milioni circa, restano 5 milioni per la prossima stagione. Se non ci saranno ricavi sarà un'altra stagione di lacrime e sangue, ma noi non arretriamo di un centimetro con i versamenti appena fatti. Abbiamo la coscienza a posto, spero che la città dia un contributo".

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"Credo che questa società sia cambiata tanto, quello che c'era dentro questa società è diverso rispetto a quello che c'è oggi. Il dissenso contro il Palermo non lo condivido, se qualcuno non gradisce il rinnovamento che stiamo dando... credo si possa parlare di cronaca non sportiva. Penso che sia inevitabile che ci sia qualcuno non in accordo. Di Piazza? Se ne sono dette di tutti i colori, è stata una scelta che ha fatto a dicembre ma non credo che oggi sia opportuno che io possa dire qualcosa al riguardo. Si può sempre fare meglio per migliorare la squadra e la società".

- 4 giu

"Nuovi investitori? Il recesso di Tony Di Piazza ha accelerato soltanto un processo di rifinanziamento. Sia io con la mia famiglia, sia Tony Di Piazza abbiamo fatto un enorme sforzo sottoscrivendo un capitale sociale di 15 milioni di euro. Dunque un impegno con la città a portare avanti la squadra per tre anni. Un impegno che stiamo rispettando e a Palermo non è sempre così, siamo andati sempre avanti con il progetto Palermo. Arriveremo a giugno 2022 con le risorse destinate, ma stiamo lavorando ad un processo di rifinanziamento e alla ricerca di nuovi soci. E' chiaro che Palermo non è Zurigo... o Novara, Firenze o Spezia: al Sud c’è poco. Il Palermo è una casa di vetro e cerca risorse, con Tony Di Piazza abbiamo avuto l'orgoglio di avere dato nuova vita al Palermo. Ma sapevamo che non saremmo rimasti per tutta la vita. Il primo è stato un anno di trionfi, nel secondo da neopromossa abbiamo chiuso brillantemente la seconda parte di campionato. Il Palermo credo che in due anni abbia fatto grandi passi avanti e siamo al momento la prima società siciliana. Dobbiamo essere speranzosi che si possa avvicinare al Palermo un'opportunità di investimento da parte di qualcuno, stiamo facendo di tutto sia io che Di Piazza. Anche lui ha fatto delle verifiche negli Stati Uniti, ma non è andato oltre i primi colloqui. Dobbiamo rimboccarci le maniche e sperare di risolvere il problema nel più breve tempo possibile".

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"Dobbiamo vivere il presente e non il passato. Capisco che siamo la quinta città d'Italia e che i nostri tifosi siano fantastici. Ma questo non ci dà il diritto di andare in Serie A. Se non accettiamo dove siamo non potremo mai riuscire a guardare al futuro, c'è la necessità di condividere un patto d'unità con la città che deve stringersi attorno alla squadra anche quando si perde. Quando con Filippi abbiamo fatto bene sembravamo una squadra da Champions League, gli otto mesi precedenti la squadra era da buttare. Il nostro progetto è quello di fare una squadra come quella che ci ha reso orgogliosi in questi ultimi quattro mesi per provare a vincere il campionato".

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"Progetto Palermo? Il nostro progetto è quello di vincere. I primi di agosto del 2018 Aurelio De Laurentiis si è aggiudicato il bando del Bari e dichiara di voler riportare subito in A i galletti. Loro hanno investito molti più soldi e sono usciti anche loro ai playoff. Noi faremo una squadra per poter vincere come faranno tutti. Credo che le grandi città che affronteremo cercheranno tutte di vincere, nessuno penso giochi per perdere. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la promozione, poi non so se ci riusciremo o meno perchè sappiamo che il pallone è rotondo. Tornando alla stagione appena conclusa, posso dire di essere molto soddisfatto perchè eravamo una neopromossa con una squadra che veniva dalla D e che ha modificato la rosa con dodici innesti".

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"Filippi resta? Non ci sono dubbi che abbia fatto e credo ci siano pochi dubbi nel volerlo riconfermare, ma questo mi dà uno spunto per ritornare alla scorso anno quando di questi tempi avevamo individuato Roberto Boscaglia come allenatore. Erano tutti convinti che fosse il migliore tecnico possibile. E credo che sia un eccellente allenatore che continuerà a fare brillantemente questo mestiere. È successo qualcosa che evidentemente non ha funzionato, non credo che il calcio sia semplice da interpretare. La difficoltà di assumere una decisione dal punto di vista tecnico credo sia condivisibile. Al momento Filippi è visto come il miglior allenatore, se tra sei mesi dovesse perdere una partita le opinioni su di lui potrebbero cambiare. Dopo la sconfitta contro la Viterbese e l'esonero di Boscaglia tutti hanno criticato la nostra scelta iniziale. Dico questo per far capire quanto sia difficile anche per noi. Si pùò fare bene, ma che si può anche sbagliare. Con Boscaglia non è scattata la scintilla che ha invece avuto la meglio con Filippi. Il suo Palermo ha ottenuto un rendimento positivo dietro la Ternana. Non so se Filippi sia meglio di Mourinho, ma sono convinto che i risultati ottenuti siano evidenti. Dobbiamo essere orgogliosi di aver raggiunto i playoff nazionali che erano uno degli obiettivi stagionali, il sogno era la promozione. Ad agosto ho detto che avremmo potuto vincere il campionato, ci siamo andati vicino considerando che l'Avellino adesso è in semifinale. E ce la siamo giocati alla pari. Questo non vuol dire che Filippi è un genio e Boscaglia no, non credo. Sono sicuro che Giacomo sia stato bravo a raccogliere l'eredità e a fare bene. Abbiamo iniziato a parlare con mister Filippi e continueremo a farlo tra lunedì e martedì, dobbiamo capire e condividere tante cose con lui. Se devo dire la mia credo abbia dimostrato di poter essere l'allenatore del Palermo".

16.03

- 4 giu

INIZIA LA CONFERENZA STAMPA DI MIRRI

15.30

- 4 giu

Alle ore 16.00 il presidente del Palermo Dario Mirri interverrà in conferenza stampa: oggetto di discussione, anche il futuro del club rosanero. 

Finito il campionato, è tempo di bilanci.

Il presidente del Palermo Dario Mirri risponde alle domande dei giornalisti. L'inizio della conferenza stampa è prevista per le ore 16.00. Una conferenza in cui Mirri parlerà di futuro a pochi giorni dall'uscita di scena di Tony Di Piazza. Il prossimo 11 giugno, infatti, il noto imprenditore italo-americano lascerà ufficialmente la società rosanero.

In alto, le dichiarazioni rilasciate dal numero uno del club di viale del Fante. Segui la diretta testuale su Mediagol.it.

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