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Palermo in Serie C, l’avv. Chiacchio (Benevento): “Playout possibili fino al 30 giugno, solo la giustizia sportiva…”

Palermo in Serie C, l’avv. Chiacchio (Benevento): “Playout possibili fino al 30 giugno, solo la giustizia sportiva…”

Il parere dell'avvocato Eduardo Chiacchio, che sta seguendo il caos della Serie B come legale del Benevento, sulla questione playout e non solo

Mediagol97

La questione playout si sta lentamente trasformando in un vero e proprio rebus dall'esito imprevedibile.

Eduardo Chiacchio, tra i massimi esperti in materia di giustizia sportiva, segue il caos che sta attanagliando il campionato di Serie B come legale del Benevento, club che ha ereditato il piazzamento in classifica del Palermo nel torneo cadetto dopo la condanna alla retrocessione della società rosaneroinflitta dal Tribunale Federale Nazionale. Proprio tale vicenda è stata vissuta sin dal principio, in prima persona, dal legale dei sanniti: "Ero l'unico presente nel processo di primo grado - ha dichiarato l'avvocato ai microfoni di LaCittàdiSalerno -. Poi si sono aggiunti anche altri colleghi, compreso l'avvocato della Salernitana".

Già, la Salernitana. A lei la domanda dalle cento pistole, avvocato Chiacchio: si giocherà o no lo spareggio salvezza?

"È uno dei temi nei giudizi che sono in corso. Se mercoledì 29 maggio la Corte Federale d'Appello dovesse confermare la Serie C per il Palermo, potrebbe non essere necessario disputare i playout. Almeno, questo sostiene la Lega B. Poi c'è il ricorso del Foggia al Tar. È stata accolta la richiesta di sospensiva ma si entrerà nel merito soltanto l'11 giugno. Insomma, credo d'aver detto cose già note. Perché il quadro in definitiva è molto chiaro".

Però al tempo stesso molto complesso.

"Sì, perché non tutto è legato alla giustizia sportiva. Se così fosse stato, avremmo avuto tempi molto più certi".

Si spieghi meglio.

"Prendete il caso del Palermo. La Procura Federale ha deferito il club il 29 aprile. In pochi giorni s'è tenuto il processo di primo grado, dinanzi al TFN, velocissimo anche nell'emettere la sentenza e rendere note le motivazioni. Appena dieci giorni e c'è stato l'appello. Solo la scelta del giudice, d'astenersi, ha fatto sì che la Corte Federale rinviasse l'udienza. Però è stato immediatamente integrato il collegio che si riunirà il 29 maggio. Dunque, in un mese due gradi di giudizio".

Vuole dire: tutto dovrebbe essere in mano solo alla giustizia sportiva?

"Di sicuro anche sul tema playout il verdetto arriverebbe in tempo per poterli eventualmente disputare".

Il Foggia, invece, ha fatto ricorso al Tar del Lazio.

"Ecco, e va da sé che la Salernitana o la Lega di Serie B possano a propria volta impugnare tutto dinanzi al Consiglio di Stato, anche per valutare la competenza giurisdizionale su cui la Figc ha chiesto un parere al Collegio di Garanzia del Coni".

Ma è stata lecita l'iniziativa dei pugliesi d'arrivare al Tribunale amministrativo?

"Il Tar s'è dichiarato competente, dunque...".

E allora la "battaglia" si sposterà lì. 

"Probabile. Per questo, concettualmente, ribadisco la mia idea: preferirei, per fare in modo che la giustizia arrivi in modo giusto e rapido, che a decidere fossero solo gli organi endo ed eso-federali".

Però va da sé che, a guardare lo stato dell'arte, i tempi difficilmente saranno rispettati. Dunque, avvocato Chiacchio, se un calciatore, magari di Salernitana o Venezia, venisse a raccontarle d'esser stato (ri)chiamato per giocare un playout a fine giugno, lei cosa risponderebbe?

"Che fino al 30 giugno si può giocare. Dal primo luglio non più. È una questione di tempi, appunto...".