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Ceccarini torna a Juventus-Inter: “Iuliano-Ronaldo? Avrei dovuto fischiare il fallo del brasiliano…”

foto calciomercato.com

A distanza di vent'anni il direttore di gara è tornato sull'episodio più discusso della storia recente della serie A

Mediagol77

Sono trascorsi venti anni, ma i tifosi interisti difficilmente dimenticheranno Piero Ceccarini.

L'arbitro di quel Juventus-Inter che non fischiò un fallo di Iuliano ai danni di Ronaldo in area di rigore. Questo mancato intervento da parte del direttore di gara permise ai bianconeri di andare in contropiede e conquistarsi un tiro dal dischetto sbagliato poi da Del Piero. La Juventus uscì comunque vittoriosa da quella sfida (Del Piero al 21') e si spianò la strada per la vittoria finale dello Scudetto ai danni proprio dei nerazzurri. Era il 26 aprile 1998 e a distanza vent'anni, ai microfoni di Mediaset Premium, è stato proprio l'allora arbitro Ceccarini che ha provato a spiegare tutte le dinamiche che lo portarono a non concedere il rigore all'Inter.

"Mi dispiace che tutti mi identifichino solo ed esclusivamente per quell’episodio, non mi fa piacere. Anche perché c’è tutta una vita dietro a una carriera arbitrale.  Episodio Iuliano-Ronaldo? Immediatamente è stata quella di uno scontro fisico di Ronaldo su Iuliano e non il contrario. Oggi, dopo che è passato molto tempo, confermo che quello che ho visto in campo corrisponde alla realtà delle cose, se si vuol parlare di un contatto fisico. E arrivo a dire che il mio errore è stato quello di non aver dato calcio di punizione a favore della Juventus, perché il fatto di non aver fischiato ha fatto pensare che io abbia visto il fallo di Iuliano e non abbia voluto concederlo. Invece io ho proprio visto il contrario. Se fossimo stati nel basket sarebbe stato fallo di sfondamento di Ronaldo, che poi sono le parole testuali che dissi in campo a Pagliuca. Mi sono stupito più che altro delle proteste piuttosto intense da parte dell’Inter. Ma sono soprattutto dispiaciuto di non aver potuto spiegare la mia versione subito dopo la partita. Non è stato possibile perché gli arbitri vivono in un castello circondato da alte mura: io avevo proposto di fare una conferenza stampa per parlare solo dell’episodio dal punto di vista tecnico, senza fare polemica o entrare in altre questioni, ma la mia proposta non è stata presa in considerazione. Nei giorni successivi, da parte dei vertici arbitrali e dalla Federazione c’è stato un silenzio assordante che mi ha fatto male. Vorrei metterci sopra una pietra tombale, anche se penso non sia possibile. Per me il fatto che quell’episodio abbia fatto perdere lo Scudetto all’Inter è un’interpretazione non veritiera: ho valutato quell’episodio in maniera pulita, cristallina a trasparente. I tifosi dell’Inter possono stare tranquilli, da parte mia non c’è mai stata malafede".