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Zamparini benedice Gattuso: “Spiego il flop di Rino a Palermo, al Milan sarà diverso. Gli voglio bene, può emulare Conte”

Zamparini benedice Gattuso: “Spiego il flop di Rino a Palermo, al Milan sarà diverso. Gli voglio bene, può emulare Conte”

Le dichiarazioni rilasciate dal patron del Palermo, Maurizio Zamparini, dopo l'arrivo di Rino Gattuso sulla panchina del Milan

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"Gattuso è umile e intelligente, ha una mentalità imprenditoriale. Già fa con successo questa attività, io gli ho detto: fra 4 anni ti venderò la mia villa di Vergiate quando andrai al Milan".

Maurizio Zamparini aveva previsto tutto. Il patron del Palermo aveva pronosticato l'arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Milan già nel 2013. Era il mese di luglio quando il numero uno di viale del Fante aveva elogiato l'ex stella rossonera ai microfoni di Radio Radio. Sì, perché Gattuso era stato scelto proprio dal numero uno di viale del Fante per allenare il Palermo dopo l'amara retrocessione in Serie B. L'esperienza del coach originario di Corigliano Calabro in Sicilia non fu lunghissima, né positiva. Anzi, finì nel peggiore dei modi.

"Da noi era all'esordio e non fece bene. Ora è diverso e anzi, saprà renderlo diverso. Stavolta saprà davvero fare strada. In questo momento, se fossi stato presidente del Milan lo avrei scelto? Ora faccio fatica a pensare al mio Palermo, figurarsi se mi metto a pensare all'allenatore del Milan - ha dichiarato Zamparini, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' -. Avevo previsto tutto? Più che altro sono stato un mago, non c'era altro che potesse farlo pensare. Da noi era alla sua primissima esperienza da allenatore, lo scelsi anche per la sua grande carica e sostanzialmente perché si chiama Gattuso. Il cognome già dice molto, il suo è sinonimo di grande temperamento, non è detto in senso dispregiativo. Semmai gli manca esperienza ad alti livelli ma gli auguro che tanta grinta lo aiuti a sopperire la mancanza anche in questo caso".

QUELLA SCELTA... -"Eravamo in Serie B, avevamo la necessità di un nuovo tecnico, giovane, per iniziare un nuovo ciclo. Lui aveva appena chiuso la sua carriera da giocatore e poi allenatore del Sion. Un amico me lo suggerì: seguivamo Lafferty, il centravanti della squadra, che poi arrivò insieme a Rino. In realtà da noi lo portarono le circostanze. Se davvero è anche altro sarà il campo a dimostrarlo, e gli auguro sinceramente di farlo con il Milan. Ora è chiamato a un compito non facile e tutti dovete stargli vicino, la serie A è tutto un altro livello e ripeto: Gattuso è stato un grande giocatore ma manca di esperienza. Io gli voglio bene e gli auguro il meglio, cosa devo dire di più?".

SULLE ORME DI CONTE -"L'esperienza potrà farla direttamente a San Siro? Lo spero, come spero che quella che ha fatto fin qui gli sia bastata. Anche Conte aveva un cognome pesante e poi è diventato il Conte grande allenatore che conosciamo adesso. Certo era passato dall'Arezzo, dal Bari, dall'Atalanta e dal Siena prima di arrivare alla Juve. A Rino auguro di fare lo stesso e di ripetere la carriera di Conte. Non mi pare un augurio così tanto banale, al contrario", ha concluso l'imprenditore friulano.