serie b

Palermo, tra mercato e Tribunale col dilemma in panchina: Tedino è già a rischio?

Palermo, tra mercato e Tribunale col dilemma in panchina: Tedino è già a rischio?

Più incognite che certezze emergono dalla prima parte del ritiro del Palermo a Sappada: un mosaico provvisorio che cambierà ancora vari tasselli prima della sua definitiva composizione. Non pare regnare grande feeling tra l'attuale tecnico e...

Redazione

Giornata particolarmente intensa a Sappada, sede del ritiro rosanero in vista della prossima stagione calcistica 2018-2019.

Stati generali del club di Viale del Fante presenti al gran completo, con il presidente Giovanni Giammarva, il responsabile dell'area tecnica Rino Foschi ed i suoi più fidi collaboratori e, soprattutto, il patron Maurizio Zamparini.

Nella consueta intervista concessa dall'imprenditore friulano ai giornalisti inviati sul luogo, il tema dominante è stato ovviamente il caso Parma. La sentenza del Tribunale Nazionale Federale ha destato non poche perplessità ed altrettanti margini di manovra al team di legali incaricati dal club di tutelare i diritti ed sostenere le argomentazioni del Palermo in sede di giustizia sportiva. Entità e temporalità delle sanzioni comminate al Parma in relazione all'acclarata violazione dell'articolo 7 (tentato illecito sportivo) non convincono parte dell'opinione pubblica e club di Viale del Fante. Ragion per cui, Zamparini si è detto fiducioso di poter ribaltare la sentenza nel secondo grado di giudizio, quando la Corte Sportiva di Appello esaminerà il ricorso presentato dalla società rosanero.

Dalle aule di tribunale al campo il passo è breve.

A prescindere dalla categoria in cui militerà il Palermo nella prossima stagione, la preparazione procede tra mille incognite, tra cessioni eccellenti (Coronado, La Gumina, Gnahoré,),  calciatori in attesa di cambiare aria (Rispoli, Struna e Nestorovski in primis), big dagli ingaggi insostenibili in cadetteria (Jajalo e Rajkovic), giovani in cerca di spazio e  dimensione (Accardi, Fiordilino, Lo Faso e Balogh), nuovi innesti in attesa di conoscere la definitiva composizione del mosaico in cui verranno incastonati (Brignoli, Salvi, Mazzotta e Haas).

La compagine di Tedino è a tutti gli effetti un cantiere aperto, prospetto e fondamenta dell'edificio sono ancora in via di definizione.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, anche quella che pareva essere una delle uniche certezze, ovvero il ruolo dell'allenatore, inizia a scricchiolare.

Dopo il burrascoso esonero della stagione scorsa, Bruno Tedino, ancora sotto contratto con il club, è stato richiamato da Maurizio Zamparini al capezzale di un Palermo depresso e malconcio, con l'intento di coniare un nuovo progetto basato principalmente sulla valorizzazione dei giovani, nell'ambito di una filosofia calcistica propositiva ed all'insegna dell'austerity sul mercato.

Nella scorsa stagione, l'ex Pordenone, artefice di un girone d'andata positivo caratterizzato da solidità e continuità di risultati, supportato dall'opera diplomatica e dirigenziale dell'ex ds Fabio Lupo, ha progressivamente perso serenità e lucidità nelle scelte subito dopo la sosta invernale. Smarritosi tra pressioni, delegittimazioni presidenziali e risultati negativi, ha uno dopo l'altro perso i componenti del suo staff e l'ascendente su buona parte dello spogliatoio.

Dalle bacchettate mediatiche, al commissariamento motivazionale e tattico, con gli insediamenti in serie di mental coach e match analyst, poi repentinamente congedati, fino all'esonero. La parabola di Tedino a Palermo è storia abbastanza nota.

Sembra che la nuova avventura del tecnico sulla panchina rosanero non sia ricominciata sotto i migliori auspici.

Questa prima parte del ritiro avrebbe ribadito una certa mancanza di empatia e feeling tra numerosi calciatori, sia  senatori che più giovani, e l'attuale allenatore del Palermo.

Strascichi di un rapporto di fiducia e connessione, tattica e mentale, già logoro dalla seconda parte dello scorso campionato. Momento in cui, complice una mancanza di fermezza e perentorietà nella gestione del gruppo e nel compimento di alcune scelte tecniche, si è creata una frattura interpersonale e professionale, ad oggi ancora non ricomposta, con numerosi big dal notevole peso specifico all'interno dello spogliatoio. Idee di calcio e metodi di Tedino non incontrerebbero il favore anche di qualche talento di prospettiva in rosa, che conta sulla prossima stagione in Sicilia come occasione di riscatto, o rampa di lancio per compiere uno step importante nel proprio percorso di maturazione calcistica

A precisa domanda sulla questione, Zamparini non si è speso in un'accorata ed incondizionata difesa della posizione dell'allenatore, demandando a Foschi ogni decisione sulle mosse future in seno all'area tecnica.

Al netto delle smentite di prassi, i numerosi e fitti confronti tra Zamparini, Foschi ed i calciatori, andati in scena quest'oggi a Sappada, sono stati incentrati anche e soprattutto sul tema allenatore.

Il Palermo monitora con attenzione l'operato del tecnico, contestualmente si guarda intorno, inizia a vagliare eventuali soluzioni alternative, ( Davide Nicola è un pallino di Rino Foschi ma ha un ingaggio importante ed estimatori di rilievo in serie A),  senza dimenticare il profilo di RobertoStellone, attualmente ancora a libro paga del club dopo la finale play-off persa contro il Frosinone.

Il tecnico romano non si è lasciato benissimo con Zamparini ma gode dell'apprezzamento, umano e professionale, di buona parte dell'organico attuale. Con diverse operazioni in entrata ed in uscita ancora da ultimare, ed una squadra da completare per renderla competitiva in ottica promozione, il futuro dell'allenatore rosanero costituisce un'ulteriore incognita. Foschi e Zamparini monitorano attentamente l'operato di Tedino pronti ad intervenire preventivamente qualora ne ravvisassero i presupposti. La stagione non è neanche iniziata, ma sembra che Bruno Tedino sia già sotto esame...