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Palermo in Serie C: gli avvocati della difesa ora puntano sul caso Chievo. I dettagli

Palermo in Serie C: gli avvocati della difesa ora puntano sul caso Chievo. I dettagli

Il pool di legali che difende il club rosanero possiede adesso una carta in più da giocarsi in appello

Mediagol97

Un rinvio che crea più grattacapi che altro

Si apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, che spiega come il Palermo Calcio non abbia preso bene la decisione del giudice Sergio Santoro di astenersi ad udienza appena iniziata e la speranza, in seno al club di Viale del Fante, sarebbe quella che eventuali astensioni per il rinvio di mercoledì possano quantomeno essere comunicate in anticipo:

"Ad ogni modo, l'impianto difensivo della società non cambia. L'unica «aggiunta» che il pool legale potrebbe fare (ma se ne discuterà domani) è relativa alle carte del caso Chievo, terminato quest'estate con una penalizzazione di tre punti in classifica. Gli avvocati puntano particolarmente sull'analogia tra la vicenda dei clivensi e quella che vede il Palermo condannato in primo grado alla retrocessione in Serie C e, per agevolare il lavoro del collegio, dovrebbero allegare alle memorie già depositate il dispositivo della sentenza del Tribunale federale nazionale, poi confermata dalla Corte federale d'appello, che ad eccezione del presidente Santoro era composta dagli stessi membri chiamati a giudicare mercoledì pomeriggio".

Una sentenza che quindi i giudici dovranno conoscere molto bene, quella su cui punta la società siciliana per vedere almeno ridotta la sanzione che le è stata inflitta in primo grado. In aggiunta alle varie analogie con il "caso Chievo", possiederà un peso specifico anche l'inammissibilità del deferimento nei confronti dell'ex patron del club rosaneroMaurizio Zamparini - per il quale la Procura federale ha presentato ricorso alla stessa corte d'appello - e, inoltre, durante l'udienza verrà inserita nel dibattimento pure la sentenza della Cassazione secondo la quale:

"[...] non può essere ritenuto fondato l'assunto accusatorio del carattere fittizio e dissimulatorio dell'operazione posta in essere per scongiurare la svalutazione del credito vantato dal Palermo nei confronti di Alyssa".