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Palermo, Giammarva: “Non condivido la consulenza della Procura. Alyssa e valore calciatori? Ecco la verità. Serie A e diritti tv…”

Palermo, Giammarva: “Non condivido la consulenza della Procura. Alyssa e valore calciatori? Ecco la verità. Serie A e diritti tv…”

Il presidente del Palermo: "Mantengo inalterato l'ottimismo. Resto stupito dal fatto che lo stato di decozione del club sia stato costruito solo in chiave prospettica..."

Mediagol7

"Come già ho avuto modo di ribadire, ritengo che i conti del Palermo siano a posto".

Esordisce così Giovanni Giammarva, intervistato ai microfoni del 'Giornale di Sicilia'. Di recente, la Procura ha depositato le sue controdeduzioni alla consulenza dei periti super partes chiamati in causa dal Tribunale per ciò che concerne l'istanza di fallimento presentata dall'accusa mesi fa ai danni del Palermo Calcio; controdeduzioni che non preoccupano affatto il presidente del Palermo. "Mantengo inalterato l'ottimismo avuto sin dall'inizio della vicenda. Ho già detto in precedenza di non condividere le risultanze della consulenza a firma del dottore Colaci, lo dico forte dell’esperienza maturata in quanto consulente della maggior parte delle procure e dei tribunali siciliani in venticinque anni di attività professionale. La mia tranquillità è stata rafforzata dalle ultime attività svolte. Non mi permetto di contestare l'operato della Procura, sarà il Tribunale a decidere. Non posso però condividere, al di là della dialettica utilizzata, gli elementi posti dalla stessa Procura a fondamento della richiesta di fallimento della società", sono state le sue parole.

La Procura, si sa, contesta soprattutto la cessione del marchio Mepal alla società lussemburghese Alyssa. "Ad oggi mi sembra superato quanto eccepito in merito alla cessione del marchio ad Alyssa, così come mi sembra superato il problema relativo alla valutazione del parco giocatori, nonché quello riferito alle fidejussioni. A mio parere le fidejussioni non possono essere considerate come elemento dirimente per certificare o meno lo stato di insolvenza di qualsiasi società dato il loro precipuo carattere di garanzia accessoria - ha proseguito Giammarva -. Ciò che ha destato particolare stupore è l'aver constatato che lo stato di decozione immaginato dal dottore Colaci è stato costruito in chiave prospettica, tenendo conto solo di tutti quegli elementi negativi che si sarebbero potuti ipoteticamente verificare tralasciando, sempre nella stessa chiave di lettura, quelli che invece avrebbero potuto positivamente incidere sulle finanze della società, come ad esempio gli ingenti provenienti televisivi (in caso di Serie A, ndr). Uno scenario che andava quantomeno preso in considerazione".