palermo

Palermo: domani è il giorno di Rino Foschi, torna a casa il ds dei trionfi

Palermo: domani è il giorno di Rino Foschi, torna a casa il ds dei trionfi

Il primo amore non si scorda mai. Foschi ritrova il suo Palermo a distanza di otto anni dal brusco addio con Maurizio Zamparini: sbaragliata la concorrenza, l'ormai ex dirigente romagnolo avrà piena autonomia nella ricostruzione dell'area tecnica...

Mediagol40

Il primo amore non si scorda mai. Non pecchiamo di enfasi nel definire un vero e proprio legame sentimentale quello che unisce il Palermo e Rino Foschi.

Passione incommensurabile che va oltre un mero rapporto professionale, sentimento alimentato nel corso di un'epoca calcisticamente d'oro per la società siciliana, costellata di successi, colpi di mercato, brillanti e remunerative operazioni in uscita ed una burrascosa interazione col patron Maurizio Zamparini. Un rapporto di stima e amicizia profondo quello che intercorre tra il numero uno rosanero e il dirigente romagnolo, spesso caratterizzato da confronti bruschi e diverbi animati, ma sempre all'insegna della lealtà e della franchezza nell'unico obiettivo di fare le fortune del club. Impossibile dimenticare i trionfi del Palermo targato Foschi-Zamparini, dallo storico ritorno in A datato maggio 2004, alla qualificazione UEFA centrata da matricola in massima serie, dall'accesso sfiorato alla Champions League, fino ai prestigiosi successi conseguiti contro varie big del calcio italiano ed europeo. Corini, Zauli, Toni, Barzagli, Zaccardo, Balzaretti, Kjaer, Cavani, Simplicio, Amauri, Miccoli. Sono soltanto alcuni dei prestigiosi colpi di mercato messi a segno dal ds romagnolo durante il suo lungo mandato in Sicilia. Una parata di campioni ed ottimi calciatori che hanno vestito la maglia rosanero contribuendo a collocare il club di viale del Fante nell'Olimpo del calcio nazionale, prima di consacrarsi in altri lidi permettendo a Zamparini & co. di realizzare cospicue plusvalenze. La brusca interruzione dell'idillio professionale tra Foschi e il Palermo datata 2008 non ha mai spento l'affetto viscerale dell'ex ds del Cesena nei confronti della piazza palermitana. Digerire quel distacco non è stato esercizio semplice, prova ne sia che - seppur indirettamente - Foschi ha sempre avuto a cuore le sorti del Palermo, adoperandosi in veste di autorevole consulente del patron, specie nei frangenti di particolare criticità. Esperienze in chiaroscuro alle dipendenze di altri club, con il sogno mai celato di tornare ad occupare la poltrona a lui più congeniale, quella di plenipotenziario di mercato in casa rosanero. Sogno più volte sfiorato ma sempre sfumato in extremis. Adesso il sortilegio pare essersi definitivamente rotto: Rino Foschi è virtualmente il nuovo direttore sportivo del Palermo stagione 2016-17. Maurizio Zamparini non ha mai avuto dubbi: ripristinare il binomio vincente con l'ex dirigente di Genoa e Torino era il suo primo e unico obiettivo. Scottato da alcune scelte infelici, da Ceravolo a Gerolin, e fuorviato da una serie di consulenze non proprio lungimiranti, il patron ha rotto gli indugi optando per una figura carismatica, operativa a tutto tondo, che centralizzasse la gestione dell'area tecnica e del calciomercato. Nessuno meglio di Rino Foschi per conoscenza del modus operandi zampariniano, abilità strategica e capacità negoziali, poteva occupare questo ruolo. Una volta esaurito l'impegno col Cesena eliminato ai Play-off dallo Spezia, la trattativa ha subito una decisa accelerazione e Foschi ha sbaragliato ogni sorta di candidatura alternativa: da Nicola Salerno a Cristiano Giaretta, passando per Nereo Bonato. Il contratto di Foschi al Cesena scadrà il 30 di giugno: tecnicamente non sarà possibile ufficializzare prima di questa data la sua nuova nomina, ma secondo indiscrezioni raccolte da Mediagol.it domani sarà il giorno decisivo per la definizione dell'accordo e il ritorno di Foschi in Sicilia diverrà di fatto di dominio pubblico.

L'avvento di Rino Foschi allontana sempre di più l'ipotesi di permanenza di Davide Ballardini sulla panchina del Palermo: ai rapporti formali e non particolarmente idilliaci tra i due si aggiungono alle ben note divergenze di vedute tra il tecnico di Ravenna e Maurizio Zamparini, delineando un sempre più probabile divorzio. Da stabilire i termini dell'addio, in ragione di un contratto in essere che lega Ballardini al Palermo fino al giugno del 2017. Gianni Di Marzio resterà a disposizione del presidente Zamparini in veste di consulente personale, ma il suo sarà inevitabilmente un ruolo più defilato e marginale in termini decisionali.