serie b

Foschi: “Zamparini sta pagando i suoi errori, ora vogliamo un gruppo serio. Le prossime mosse per il futuro…”

Foschi: “Zamparini sta pagando i suoi errori, ora vogliamo un gruppo serio. Le prossime mosse per il futuro…”

Le dichiarazioni del numero uno del Palermo, Rino Foschi, relative alla cessione del club rosanero

Mediagol93

"Quello che più mi ha fatto soffrire, ovvero queste chiacchiere, è che sono entrate anche dentro lo spogliatoio. Io rappresento il Palermo, sono un presidente a tempo perché sono un direttore sportivo, devo parare i colpi. Lo spogliatoio sentiva tutte le chiacchiere e mi dicevano: 'Che società siamo?'. E avevano ragione. Mi chiedevano: 'Come siamo messi?'. Tutto è sfuggito di mano".

Rino Foschi analizza il delicato momento vissuto dal club di viale del Fante, tutt'oggi alle prese con un'ingarbugliata situazione societaria che ha avuto delle forti ripercussioni anche sullo spogliatoio. Situazione culminata con l'ormai famoso sfogo del difensore Giuseppe Bellusci al termine della sfida tra Palermo e Foggia.

"Ne siamo usciti perché questo è un gruppo serio alla quale l'anno scorso è sfuggita la Serie A, quest'anno non deve sfuggire. Dobbiamo lavorare sugli errori commessi l'anno scorso e lo sanno benissimo perché molti sono ancora qui e queste cose qua facevano solo male. Non sapevo come mi dovevo comportare. I tifosi chiedono che la società venga ceduta? Ma io cosa devo fare? Non dipende mica da me. Sono venuto a Palermo, ho fatto il mercato, ho portato via la società da gente che ne approfittava, sono qui, siamo in una buona classifica. Non posso di certo dar via il Palermo puntando una pistola alla tempia. Io sto facendo quello che mi è possibile fare. Io ho fatto il massimo del massimo. Mi auguro fortemente che non arrivi un avventuriero, ma che arrivi un gruppo serio per il bene del futuro di questa città. Se questo non arriva entro due settimane di cosa sono colpevole io? Quanto è grande il rischio che mi rimanga la patata bollente in mano? Intanto la società deve avere un padrone, io vorrei evitare un'avventura. La società non è iscrivibile se non ha un padrone credibile, questo è sicuro".

"Io - ha continuato Foschi - vorrei arrivare al termine del campionato con un padrone serio e credibile. Io da due mesi non parlo più del mio lavoro, di calcio, di campo. Parlo solo di avvocati, di inglesi... mi sembra di vivere in un mondo diverso. E non è giusto. E' colpa di Zamparini? Sì, ma l'ha pagata cara. In questo momento qui non sta vivendo in vacanza. I suoi errori li sta pagando. Se c'è il pericolo di dichiarare esercizio provvisorio? Non voglio sentire queste cose, mi fa andare al manicomio. Io voglio uscirne a testa alta, voglio che i debiti vengano pagati e non sono così tanti. E' sostenibile il discorso. Il Palermo deve andare avanti onestamente, con il lavoro fatto fino ad oggi. Ci dobbiamo riuscire. Non voglio sentire parlare di fallimenti pilotati. Io voglio fare un Palermo più forte. Se non ci riuscirò morirò deluso. Voglio che il Palermo riesca a fare quello che non è riuscito a fare nemmeno Zamparini e Zamparini stava arrivando pure in Champions League ed è arrivato in Europa. In passato è stato fatto qualcosa di buono. Voglio che si ripeta quella storia. Io non ci sarò perché ormai io sono fuori tempo ma voglio darlo in mano a delle persone che devono fare questa cosa qua. Questo è il mio sogno. Io sono a fine carriera, l'età pesa per tutti. Io mi sento un quarantenne ma non ho quarant'anni. Se io non ci sarò non cambierà niente. Verrò a Palermo a fare il tifoso, sarò sempre un tifoso del Palermo".