zamparini

Focus Palermo, scusate se siamo indiscreti: è possibile sapere chi decide cosa? Caos, dubbi e domande chiave…

Una situazione che da ibrida e indecifrabile è divenuta paradossale: affiora la coesistenza di due anime in seno al club in attesa che si completi l'iter di acquisizione del club rosanero da parte della Sport Capital Group Holdings Ltd....

Mediagol2

di Leandro Ficarra

L'arte di complicarsi inopinatamente la vita. Il Palermo è brillante protagonista sul rettangolo verde del torneo cadetto, leader assoluto in graduatoria al giro di boa con un discreto margine sulle inseguitrici, lanciato verso l'agognato ritorno in massima serie grazie all'eccellente lavoro di un tecnico che ha conferito identità, gioco e mentalità vincente alla squadra.

Stellone ha collezionato uno score esaltante, senza ad oggi l'onta della sconfitta, gestendo al meglio rotazione di moduli e uomini e valorizzando in profondità quasi tutta la rosa a sua disposizione. Binomio perfetto quello tra l'allenatore romano e Rino Foschi, riferimento imprescindibile, anima dirigenziale ed emozionale del club, artefice della costruzione della squadra che comanda con merito ed autorevolezza il campionato. Scrutando i tabellini e rileggendo la classifica di Serie B, il Palermo dovrebbe soltanto sorridere, pedalare forte per disperdere le contendenti, guardare con un pizzico di rinnovata serenità alla corrente sessione di mercato ed al futuro.

Le premesse ideali per filare dritti verso il traguardo e prepararsi a scrivere una nuova storia, con un passaggio di proprietà teoricamente in via di definitivo perfezionamento, vi sarebbero tutte.

Tuttavia, in conformità con una sorta di inconsapevole masochismo congenito che ha caratterizzato buona parte dell'era Zamparini, il Palermo riesce, suo malgrado, a farsi del male da solo. Schiudendo, oltre i confini del campo, crepe profonde e vistose, tali da inficiare la solidità di una struttura che sul manto erboso appare granitica ed invalicabile per quasi ogni compagine di questo torneo.

Il ginepraio di accadimenti, indecifrabili e controversi, talvolta goffi e mediaticamente imbarazzanti, che stanno caratterizzando questo per alcuni presunto cambio di proprietà è davvero stucchevole. Sorvolando sulla scarna, balbettante ed a tratti surreale conferenza stampa di presentazione in salsa italo-british. Non disponiamo della cognizione di causa sufficiente in ambito economico-finanziario per decriptare e valutare il frenetico  groviglio di movimenti che hanno rimescolato il reticolo di società legato alla Global Futures Sports Ltd. Spostamenti di capitali, cambi di denominazione e ragione sociale, istituzione e relativa cancellazione di soggetti finanziari, variazioni nel board e nell'ambito di pertinenza. Si può dedurre, o meglio intuire, che trattasi di sequenze di prassi e propedeutiche ad ottimizzare il processo di acquisizione di un club da parte di una società quotata in borsa. Ma, ribadiamo, non avendo nozioni e conoscenze idonee in materia, non  possiamo cogliere nitidamente essenza e fine di questo modus operandi. 

Le uniche certezze, stando a comunicati ufficiali e dichiarazioni dei vertici societari, in primis l'amministratore delegato, Emanuele Facile, riguardano l'avvenuto passaggio delle quote del club rosanero alla società britannica e la relativa registrazione di nuove cariche sociali e transazione azionaria. La mancanza di riscontro oggettivo del cambio di proprietà alla Camera di Commercio è figlio di nuove normative ed il mistero dovrebbe essere svelato in occasione della presentazione del primo bilancio del nuovo corso. Altro dato oggettivo ed ineluttabile è il mancato aumento di capitale per una somma pari a 20 milioni di euro preannunciato da una nota ufficiale del gruppo britannico di cui al momento non esiste traccia tangibile. L'unico ad aver versato qualcosa e il consigliere di amministrazione, come da nuovo organigramma del club rosanero, John Treacy che ha immesso nel soggetto finanziario destinato ad inglobare il Palermo circa 150.000 euro. Situazione a dir poco in divenire, con il tempo che stringe e la dead line del termine del mese corrente entro la quale la nuova proprietà dovrà documentare identità, risorse, onorabilità e solvibilità, al cospetto degli organi di controllo federali.