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Damiano Tommasi sul closing Palermo: “Nel mondo del calcio si presentino solo imprenditori seri”

Damiano Tommasi sul closing Palermo: “Nel mondo del calcio si presentino solo imprenditori seri”

Il Palermo si prepara a cambiare proprietario: Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, dice la sua a proposito dei diritti dei giocatori.

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La seconda settimana di maggio sta per volgere al termine e le novità sul fronte closing sono quelle risalenti a qualche giorno fa: Maurizio Zamparini ha annunciato di aspettare le mosse di Paul Baccaglini e della sua YW & F Global Limited, società attraverso cui rileverà il 100% delle quote del club rosanero.

Il silenzio dell'ex Iena (che non rilascia dichiarazioni dalla serata della sfilata presso le Mura delle Cattive) è letto in una duplice maniera dall'ambiente palermitano: molti coloro i quali continuano ad avere seri ed innumerevoli dubbi sul personaggio e sui soci alle sue spalle; pochi, invece, quelli che apprezzano il silenzio di Baccaglini dopo le settimane ricche di interviste e incontri super-pubblicizzati con le istituzioni.

Adesso, al di là dei silenzi da parte dei protagonisti, la tifoseria si attende di ricevere l'unica buona notizia di una stagione da dimenticare al più presto: l'avvenuto passaggio di proprietà del Palermo Calcio. Detto in altre parole, anzi in una: closing. A seguire le vicende in casa rosanero, sul fronte societario, è anche l'associazione italiana calciatori. "Le squadre - ha detto quest'oggi il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, attraverso le colonne de 'La Repubblica' - devono avere una proprietà certa e una leadership ben identificabile. Nell'ultimo consiglio federale abbiamo appoggiato una proposta della Lega Pro per abbassare dal dieci per cento all'un per cento la quota di proprietà che obbliga i presidenti a presentare la certificazione di onorabilità e le garanzia bancarie. L'auspicio è che venga approvata e si riesca a tenere fuori personaggi che utilizzano il calcio per altri fini - sottolinea l'ex centrocampista di Roma e Levante -. Il sistema deve essere trasparente, con obblighi stringenti, perché a presentarsi nel mondo del calcio siano solamente degli imprenditori seri", ha concluso Damiano Tommasi.