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Ventura torna a parlare della Nazionale: “Le mie colpe? Aver accettato situazioni che ritenevo inaccettabili”

Ventura torna a parlare della Nazionale: “Le mie colpe? Aver accettato situazioni che ritenevo inaccettabili”

L'ex c.t. dell'Italia torna a parlare della sua esperienza sulla panchina azzurra: "Sono state dette un sacco di falsità, e per me è stata una grande ferita umana"

Mediagol40

Parla Gian Piero Ventura.

L'ex commissario tecnico della  italiana, intervenuto ai microfoni di Pressing, è tornato a parlare della sua esperienza sulla panchina azzurra.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Molti ripensano alla partita con la Svezia, io penso a quello successo prima di quella sfida. Siamo arrivati alla partita con la Spagna dopo 8 vittorie e 2 pareggi con Spagna e Germania, con 14 giocatori che avevano esordito e con gli stage dove molti giovani si sono avvicinati alla magli azzurra. Tutto questo prima della Spagna perché prima della Spagna io ero l’allenatore della Nazionale. Poi abbiamo perso contro la Spagna ma era uno scenario prevedibile: in quel momento loro erano una delle squadre più forti del mondo e tutti dicevano che molto probabilmente saremmo andati ai playoff. Mi sono dato un’infinità di colpe personali quando ho capito che non ero più l’allenatore e avrei dovuto lasciare molto prima. Le colpe sono state anche di aver accettato delle situazioni che ritenevo inaccettabili. Le gare con la Svezia sono state due sfide in cui non abbiamo subito neanche un tiro, dove abbiamo sbagliato gol a porta vuota e preso pali a portiere battuto. Ma nel calcio ci sta non ottenere il risultato, è il come ci siamo arrivati che non è andato bene: non c’erano i presupposti per una vittoria. Per me è stata una ferita umana perché quello che è successo dopo è stato grave. Sono state dette un sacco di falsità, come che sono scappato dal ritiro e altre cose terrificanti. Non ho querelato perché era un momento in cui non avrebbe avuto senso. Nei tre mesi successivi ho provato una grande sofferenza interiore. Ho accettato la Nazionale per amore della maglia azzurra, ho rifiutato altre offerte importantissime di società di prima fascia. Non rifarei assolutamente questa scelta, non la rifarei da italiano e da chi ha sofferto per la Nazionale".

 "Adesso mi auguro che la mia carriera non sia finita. Non posso pensare che due sconfitte cancellino 35 anni della mia vita. Non posso pensare che attenuino la mia voglia. Ho grande voglia di tornare in campo per dare risposte, ho delle scariche di adrenalina pazzesche. Ho ricevuto delle proposte, adesso vediamo. Ho fatto un’estate lunga e preferisco non ripetere questa esperienza - ha concluso -".