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Milan, Zambrotta: “Gattuso mi ricorda Capello. Non ha paura e sul piano tattico vi dico…”

Simone Barone adesso

Gianluca Zambrotta, ex esterno del Milan e della Nazionale Italiana, spiega la scelta della dirigenza rossonera di affidare la panchina a Gennaro Gattuso.

Mediagol22

Gianluca Zambrotta, ad oggi assistente di Fabio Capello allo Jiangsu Suning, in Cina, vanta in carriera quattro stagioni con la maglia del Milan e una lunga esperienza da terzino della Nazionale Italiana, entrambe le avventure per anni condivise con il compagno di battaglie e amico di una vita Gennaro Gattuso, neo-allenatore dei rossoneri a seguito dell’esonero di Vincenzo Montella.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex Milan e Juventus, per niente sorpreso, spiega così la scelta della dirigenza di affidare la panchina rossonera a Gennaro Gattuso: “Mi dispiace per Montella, è un bravo tecnico che fa giocare bene le sue squadre. E’ scontato però il piacere che provo per Rino e la gioia nel vederlo così in alto. Ha dato tanto al Milan e viceversa, conosce la storia di squadra e club e ovviamente sa cosa si intende per ‘spirito rossonero’. Se si guarda alla sua preparazione e al suo attaccamento ai colori, c'è poco da sorprendersi. E' una mossa per dare nuovi stimoli. Trasmetterà il suo senso di appartenenza, farà di sicuro capire anche ai più giovani e inesperti cosa vuol dire indossare questa maglia.

Ma non è tutto qui, le esperienze pregresse dell’ex centrocampista del Milan come tecnico di Palermo, OFI Creta e Pisa, non andate a buon fine, e della Primavera rossonera, gli hanno permesso di formarsi anche a livello tecnico: “Cuore e grinta sono valori aggiunti. Lui in più sa mettersi a disposizione della squadra, in tutti i sensi e anche nelle situazioni più complicate. Da allenatore lo ha fatto a Pisa, Creta, Palermo. E’ una persona che non ha paura ed è una dote importante per chi fa questo mestiere. Ma è anche uno che va oltre l’aspetto motivazionale e del saper tirar fuori qualcosa in più da chi allena. Abbiamo fatto insieme il corso a Coverciano e quello di Uefa Pro, assicuro che è preparato anche a livello tattico, lui come il suo staff. Gli manca esperienza? In Italia c’è sempre questo dilemma. Mettiamoci d’accordo: o ci si affida ai soliti allenatori oppure quando arriva uno nuovo non gli si deve dare per forza dell’inesperto e immaginarsi delle difficoltà.

E se dovessimo trovare un termine di paragone: “Come personalità e modo di gestire mi ricorda Fabio Capello. Entrambi hanno carisma e non si vergognano di dire le cose in faccia. Entrambi sentono molto quello che fanno, vivono la partita in maniera viscerale.