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Milan, Paolo Berlusconi rivela: “Sono rimasto sbigottito. Ecco perché Yonghong Li è sparito…”

Milan, Paolo Berlusconi rivela: “Sono rimasto sbigottito. Ecco perché Yonghong Li è sparito…”

Le parole di Paolo Berlusconi sul passaggio di proprietà del Milan dalla cordata cinese di Yonghong Li al fondo Elliott

Mediagol22

Il mistero che ha coinvolto Yonghong Li, che è stata a capo del Milan per poco più di un anno, non è ancora stato risolto.

Paolo Berlusconi, fratello dell'ex presidente rossonero Silvio, intervistato da 'Top Calcio 24', ha provato a far chiarezza su cosa è accaduto dapprima nel trasferimento delle quote societarie alla cordata cinese nel 2017 e, in seguito, nel momento in cui, lo scorso luglio, il fondo d'investimento americano Elliott è subentrato all'inadempiente Yonghong Li, che adesso sembra essere sparito nel nulla:

"Sono rimasto sbigottito, con noi Yonghong Li si è comportato molto bene ed ha pagato tutto quello che doveva pagare. C’è stato molto fair play anche da parte di Silvio, lui aveva versato in maniera sconsiderata una caparra di 200 milioni di euro senza saldare la cifra restante entro la data prevista, ma mio fratello gli ha dato tempo. Poi il governo cinese ha cambiato filosofia, Yonghong Li è rimasto solo, abbandonato dai suoi compagni di viaggio. Si è trovato in difficoltà e non ha neanche venduto a Commisso, non avendo possibilità di bloccare la sua partecipazione mancano l’ultimo versamento. Non ho mai conosciuto Yonghong Li, ma è scomparso perché ha perso 500 milioni di euro: è incredibile ma è la pura verità. Adesso sono lieto di avere Scaroni come presidente, è una bellissima persona e una bellissima figura: Elliott e Singer li conosco per le notizie come gruppo e persone che hanno saputo affari molto bene. Le dichiarazioni di Leonardo e Maldini sono tranquillizzanti, non possiamo che essere felici".

L'attuale membro del Consiglio d'Amministrazione del Monza, di proprietà del fratello Silvio, ha inoltre parlato delle intenzioni del club biancorosso:

"Io e Galliani abbiamo cercato di ricordare a Silvio i tre olandesi e quindi 3 su 11 che possono eccedere ma lui è fermamente convinto di poter vincere trovando giocatori con le caratteristiche che ha elencato. Non mandiamo via quelli che abbiamo che sono tatuati, ma c’è l’assalto per venire a lavorare al Monza, dai magazzinieri a tutti. Per la B dovremo rinforzare la squadra, ma la filosofia di Silvio senza tatuaggi e capelli lunghi è molto difficile. Il Monza è una fortuna perché abbiamo l’obiettivo di regalare agli italiani una squadra italiana e che sappia segnare un percorso".