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Milan, Gattuso: “Vestire la maglia rossonera è stato un sogno. La notte di Istanbul…”

Milan, Gattuso: “Vestire la maglia rossonera è stato un sogno. La notte di Istanbul…”

Il tecnico del club lombardo ha parlato del suo passato con la maglia rossonera

Mediagol52

Grande sfida in programma ad Anfield.

Il 23 marzo andrà in scena il match Liverpool Legends e Milan Glorie, che vedrà affrontarsi tanti ex campioni dei due club. La gara sarà trasmessa su DAZN, che per l’occasione ha intervistato Rino Gattuso.

L’attuale tecnico dei rossoneri ha ricordato i momenti di gioia e di dolore vissuti quando era ancora un calciatore in attività, in particolar modo la conquista della Champions League nel 2007 proprio ai danni dei Reds: “Il Milan è stato un sogno. È la squadra che ho sempre tifato da bambino. Quando il Milan vinse contro lo Steaua Bucarest, mio padre mi portò a fare la sfilata. E il sogno era quello di riuscire ad alzare la coppa al cielo con la maglia del Milan. I miei ex compagni? I più vanitosi Borriello, Beckham e Fernando Redondo. Ogni giorno venivano con vestiti diversi. Il più casinista dopo di me, Kaladze. Quando volevo fare un po’ di casino mi appoggiava sempre. La vittoria della Champions League? Spero di rivivere quel momento il più presto possibile. Per come sono fatto difficilmente prenderei in mano un microfono e comincerei a cantare dentro San Siro, come ha fatto Ancelotti. Carlo era unico anche per questo. Ma mai dire mai nella vita…da calciatore ne ho fatte di peggio. La sconfitta di IstanbulGalliani mi ha convinto a restare al Milan. È stato 8/9 ore chiuso nella sala trofei. Veniva solo la segretaria a portare qualche caffè con dei tramezzini. Mi sentivo tantissime responsabilità addosso. Non l’ho accettata quella sconfitta. Dudek? I suoi movimenti sulla linea di porta e sui rigori li ho sognati per moltissimi anni. Vedere la doppia parata di Dudek su Shevchenko al 119esimo quando chiude gli occhi e fa quel miracolo…è stato un incubo per tanti anni. Qualche volta quell’incubo appare ancora”.

Infine un pronostico sulla gara: “Vediamo. Perché secondo me quando entrerò nel sottopassaggio ad Anfield sicuramente qualcosa scatta”.