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Juventus, il retroscena di Paratici: “CR7? Vi racconto com’è andata. Agnelli e Marotta…”

Juventus, il retroscena di Paratici: “CR7? Vi racconto com’è andata. Agnelli e Marotta…”

Le parole del capo dell’area sport della Juventus in merito alla trattativa che ha portato al trasferimento dell'asso portoghese in bianconero

Mediagol7

In estate ha lasciato Madrid ed il Real Madrid per approdare alla Juventus.

Stiamo parlando di Cristiano Ronaldo. Un trasferimento, quello dell'asso portoghese, alla corte di Massimiliano Allegri, definito a più riprese l'affare del secolo. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', lo Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici ha svelato i retroscena relativi all'arrivo del classe '85 in bianconero. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Quando noi abbiamo giocato a Madrid è venuto Mendes, come si fa sempre nei giorni della Champions. Gli dico: 'Cristiano ha fatto dei gol incredibili', avevo ancora negli occhi, con ammirazione e dolore, la rovesciata. Lui mi guarda e mi risponde: 'Tu non ci crederai ma Cristiano, se cambia, vuole venire alla Juve. Ricordati che è meno strano di quanto tu possa pensare. Poi ne parliamo'. Io ho pensato a una boutade ma ho cominciato a ragionarci. Ci siamo trovati all’aeroporto dei voli privati di Linate con Mendes e Giovanni Branchini per chiudere, non ci voleva molto, quel fenomeno di Cancelo. Mendes mi guarda ancora, ora si capiva che faceva sul serio: 'Ricordati l’altra cosa, vedrai che Ronaldo si muove da Madrid. Te lo dico chiaro: il giocatore vuole venire solo alla Juve. Lui ha giocato nel Manchester United che è la più grande squadra inglese, poi nel Real Madrid, lui va solo in squadre storiche. In Italia non ha mai giocato, vuole vincere anche il titolo italiano. Se lo volete, lui c’è'. Gli ho detto: 'Va bene allora tu dimmi un po’ di cosa stiamo parlando'", sono state le sue parole.

"Io, che certo non mi ero scordato e certo volevo Ronaldo, sono arrivato lì preparato. Pensavo: se lui ne riparla voglio vedere, come al poker, che carte ha in mano: 'Di cosa stiamo parlando?'. 'Questo è il salario, questo il trasferimento', dice lui. 'Fammi pensare qualche giorno e poi ti darò una risposta'. Non ho detto no, altrimenti lui avrebbe cercato altro. Tornando da Linate, ho pensato che avremmo dato via Higuain. Quando nella riunione lo dissi ad Agnelli, lui fece una smorfia, nessuno pensava che Ronaldo potesse andare via da Madrid per la cifra che mi aveva detto Mendes. Così gli chiesi di farmi spiegare: 'Mendes mi ha detto che se la Juventus lo vuole, e corrisponde alle sue richieste, Cristiano viene. Non c’è un’opzione B, non esiste un’altra squadra. Lui vuole solo la Juve'. Agnelli è un manager, non solo un presidente. Disse che ci avrebbe pensato che avrebbe parlato con alcune persone, io ero già contento che non mi avesse buttato fuori dall’ufficio e che mi avesse lasciato l’entusiasmo di pensare di poter comprare Ronaldo. Nel pomeriggio mi disse di farmi dare bene tutti i conti: se era come dicevo, saremmo andati avanti. Marotta? Alla prima riunione, quella dell’idea, non c’era. Nella seconda invece sì. Se era favorevole all’arrivo di Cristiano? Sì, non è mai stato contrario. Mi spiace che non lavoriamo più insieme, abbiamo collaborato per quindici anni. Sarà una bella competizione sul mercato tra noi? Facciamo due lavori diversi...", ha concluso Paratici.

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