juventus

Buffon allontana il ritiro: “Pronto a continuare se Agnelli è d’accordo”

Buffon allontana il ritiro: “Pronto a continuare se Agnelli è d’accordo”

Il portiere della Juventus sempre meno convinto di appendere guanti e scarpini al chiodo. A pochi giorni dal quarantesimo compleanno Buffon esce definitivamente allo scoperto: le sensazioni, le intenzioni e i progetti del capitano bianconero che...

Mediagol3

Gigi Buffon non si nasconde e ammette la sua volontà di continuare a giocare anche nella prossima stagione. Da qualche tempo si susseguono le voci che lo vogliono intenzionato a non appendere guanti e scarpini al chiodo, ma finora il portiere aveva subordinato questa ipotesi esclusivamente alla conquista della Champions League e alla partecipazione al prossimo mondiale per club, adesso la sua posizione sembra essere cambiata, ma tutto dovrà essere concordato con la dirigenza. "Incontrerò presto il presidente Andrea Agnelli e ne parleremo. Voglio il bene della squadra, capire che tipo di vestito posso indossare, se la Juventus pensa che io possa essere ancora importante. Mi piacerebbe, ma la soluzione migliore va trovata con la società. Dobbiamo costruire assieme, se possibile, un percorso logico e condiviso. Certo è che non voglio diventare un problema né per la Juve né per i miei compagni. Alternanza con Szczesny? Ho sempre dato spazio agli altri. Sono contento per Tek. È un grande portiere e se dovessimo vincere il campionato gran parte del merito sarà suo. Come suo sarà il futuro". Se, però, il presidente non dovesse essere dello stesso avviso il portierone bianconero non si vedrebbe con nessun'altra maglia: "La Juve o nulla".

L'ADDIO AL MONDIALE - La mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali di Russia non ha scalfito la tranquillità di Buffon, in passato colpito dalla depressione. "Lei non ci crederà, eppure in questo momento sono una persona felice - ha dichiarato l'estremo difensore -. Il pianto di Milano andava oltre l’amarezza di un fallimento che pensavamo impossibile, è stata la conseguenza di una grande responsabilità sportiva nei confronti dell’intero paese e la reazione di un uomo che a quarant’anni avverte le emozioni in maniera più profonda rispetto a quando ne aveva venti. Il lungo stop per infortunio? Nella vita nulla accade per caso. La sosta mi ha fatto bene, mi ha inviato un messaggio chiaro, mi ha costretto a pensare. Oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia età".

DOPO IL RITIRO - "Ancora non ho pensato al mio futuro. Qualche giorno fa ho chiesto consiglio a Lippi. Ci siamo sentiti al telefono. Prenditi un anno sabbatico, mi ha detto Marcello, guarda il mondo del calcio dall’esterno e con un po’ di distacco, cerca di capire che cosa ti interessa veramente. Glielo ripeto: non cerco un porto sicuro, meglio avere addosso un po’ d’ansia. Ho sempre convissuto con la paura, invecchiando ho imparato a tenerla a bada, sono diventato più umile. Dopo, mi rimetterò a lavorare. Tutto qui. Io in panchina? Se succederà non sarò l’allenatore di un club. Ho una compagna, tre figli che adoro e alle spalle ventotto anni di vita quotidiana organizzata dagli altri minuto dopo minuto. Vorrei prendermi il lusso della noia. Ci sono momenti nel quali desidero essere solo, ma solo solo. Mezze giornate mie in cui posso fare di tutto, durante le quali nulla mi è proibito. Un incarico da ct non mi dispiacerebbe. È un impegno stimolante, con una responsabilità istituzionale e educativa. Rappresenti un paese intero. Unisci, non dividi. Ho detto che mi piacerebbe fare il ct di nazionali, non degli azzurri. Sgarbi mi raccomanda la politica? Vittorio mi è simpatico. La nostra amicizia è cominciata dopo lo scambio di alcuni messaggi. Al netto di intemperanze e provocazioni ho imparato a stimarlo per la sua genialità anche se dovrebbe allenarsi alla moderazione. Dopo il caso di George Weah non è stato l’unico a chiedermelo. Le rispondo così: chi vivrà vedrà, non allontano a priori l’amaro calice, nonostante qualcuno abbia detto, mi pare, che in politica anche un angelo diventa una sgualdrina".

MILAN, ITALY - NOVEMBER 27: Ilaria D'Amico and Gianluigi Buffon attend the Gran Gala Del Calcio 2017 on November 27, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)