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Roma-Inter, Spalletti: “I giallorossi non sentiranno gli infortuni, match difficilissimo”. E su Nainggolan…

Roma-Inter, Spalletti: “I giallorossi non sentiranno gli infortuni, match difficilissimo”. E su Nainggolan…

Le dichiarazioni del tecnico nerazzurro Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma

Mediagol22

Il big match della quattordicesima giornata del campionato di Serie A sarà Roma-Inter.

Il tecnico dei nerazzurri Luciano Spalletti, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara in programma all'Olimpico, è tornato a parlare della sfida di Champions League contro il Tottenham:

"Abbiamo riguardato la partita, ci siamo già rientrati dentro con la squadra però non tantissimo perché il tempo è breve ed è meglio rituffarsi subito nella realtà più vicina che è Roma-Inter. Per quanto mi riguarda la squadra ha giocato bene, è rimasta in partita fino all’ultimo ed abbiamo preso gol quando stavamo esprimendo forse il blocco squadra migliore dentro la gara, creandoci opportunità importanti. Poi è chiaro che si ha a che fare con dei campioni come quelli che ha il Tottenham che possono creare la sterzata in qualsiasi momento e prenderci vantaggio. La squadra ha giocato forse meglio nel match di ritorno che in quello d’andata, per continuità, equilibrio, scelta dei momenti di quando accelerare e quando gestire".

Il club di Milano, come confermato dall'allenatore, ha ben chiari quali sono i progetti a lungo termine:

"C’è voglia di fare qualcosa di importantissimo. L’essenziale è giocare tutte nella maniera giusta queste partite, entrando con i criteri che ricerchiamo sempre in allenamento e che vogliamo mettere in pratica durante le gare per tentare di andare a vincerne il più possibile. L’obiettivo per noi non sta fermo, ha le ruote, va sempre più in là. Diventa difficile dire a che punto siamo, perché tutte le volte che ipoteticamente potremmo stare un po’ più tranquilli non è così, perché si è allontanato e dobbiamo andare a prendere qualcosa in più perché fa parte della mentalità dei calciatori essere sempre in evoluzione e in qualcosa di nuovo come fa l’Inter quando crea strutture nuove, lo stadio più accogliente per i tifosi. Se si riuscisse a fare squadra tra ai club sarebbe veramente il massimo per sfruttare le potenzialità del calcio anche in altri campi, come nel sociale, che potrebbero dare dei vantaggi importanti alla nostra nazione”.

La testa, però, è rivolta alla sfida contro la Roma, che si trova in difficoltà a causa di alcuni infortuni:

"Squadre come Tottenham, Roma, Inter e Atalanta hanno a disposizione una rosa importante. Fino al numero 13 di calciatori a disposizione sono squadre che non hanno problemi: finché non gli manca uno da sostituire in panchina queste squadre non hanno problemi. La Roma ha una rosa importantissima sotto l’aspetto qualitativo e numerico, come l’Inter o il Tottenham. I due o tre infortunati in partite così ravvicinati se li creano da soli questi club, perché cambiano sempre 4-5 calciatori e in questo caso qui è una cosa normale usare anche altri, anche se si è costretti. La partita è difficilissima proprio perché loro non sono dentro una classifica che gli dà merito per il calcio che stanno giocando ed il loro passato. Se ora noi siamo quelli che debbono vincere questa partita ce lo prendiamo questo complimento, perché significa che di strada ne abbiamo fatta tanta. Loro negli ultimi campionati sono arrivati secondi e terzi facendo quasi una finale di Champions ed il record di punti della sua storia, noi siamo partiti 30 punti sotto. Grazie, è un complimento dirci che siamo noi a dover andare a vincere. È una partita difficilissima, sono una squadra forte ed hanno ambizioni importanti spinte dagli ultimi risultati. La Roma come tante squadre in Serie A ha un modo di fare ben preciso. Quando giocano le partite vogliono venire a farlo nella tua metà campo, riconquistando più alto possibile. Trattasi di una costruzione di gioco fatta dal basso, ormai il calcio si è evoluto ed è migliorato. Ci sono delle caratteristiche e delle motivazioni sul perché è successo questo, e la Roma sta dentro quelle squadre forti che giocano sempre allo stesso modo. Ma nulla è ancora decisivo nel nostro campionato, come ho detto prima la Roma è una di quelle squadre che può inanellare risultati importanti e fare periodi dove rimette a posto tante cose. Noi dobbiamo avere quello che è il nostro obiettivo comunque al di là del nome dell’avversario, vincendo più partite possibile senza fare calcoli. Tanto se poi qualcuna uscisse dal giro qualcun’altra ci entrerebbe, le insidie in Serie A ci sono sempre".

A proposito, infine, dei singoli a sua disposizione:

"Turnover? È una valutazione che va fatta. Dopo ogni partita c’è qualcuno più affaticato di altri, quindi bisogna tenere conto di tutto, soprattutto che ci sono calciatori riposati fuori che possono dare il loro contributo. Nainggolan ha avuto questo infortunio durante il ritiro e quando si salta la preparazione vengono a crearsi delle complicazioni nel lavoro da sviluppare. Poi ha avuto un paio di fastidi che assomigliano a ricadute o a problemi avuti in base alla gestione del precedente, può succedere. Bisogna magari trattarla con più tranquillità, prendendosi tempistiche più comode per potergli rimettere a posto i problemini che ha. Il calciatore a livello di potenzialità e testa è sempre lo stesso. È dispiaciuto perché sa che non ha dato il suo contributo e vorrebbe metterlo a disposizione dei nuovi compagni. Vrsaljko è a disposizione".