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Empoli, Croce: “Salvezza? Destino nelle nostre mani, a Palermo…”

Empoli, Croce: “Salvezza? Destino nelle nostre mani, a Palermo…”

Le parole del centrocampista toscano, Daniele Croce, nel post-gara di Empoli-Atalanta.

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Il discorso salvezza si deciderà all'ultimissima curva. Empoli 32, Crotone 31 e all'ultima giornata ci sarà Palermo-Empoli e Crotone-Lazio.

In novanta minuti ci si giocherà la permanenza in Serie A.

"Avevamo immaginato la settimana in un modo diverso e speravamo di fare nostra questa partita per esultare coi tifosi - ha spiegato Daniele Croce, centrocampista dell'Empoli, al termine del match perso contro l'Atalanta per 1-0 -. La nostra prestazione non è stata all’altezza e ci siamo meritati i fischi a fine partita. Ora dobbiamo vedere come è nata questa sconfitta. C’e un po’ di rabbia, ma dobbiamo cancellare tutti questi sentimenti e pensare che a 90 dalla fine il destino è ancora tutto nelle nostre mani”.

A Croce viene chiesto se adesso lui e i compagni avvertono più timore rispetto a prima. "A inizio partita ho avuto la sensazione che fossimo carichi. Forse l’episodio del gol ci ha fatto subentrare l’ansia. Non siamo riusciti a tramuta la carica emotiva in rabbia positiva, ma è diventata paura - ha sottolineato uno dei leader della formazione allenata da Giovanni Martusciello -. Davanti avevamo una squadra forte che ha palesato tutte le nostre difficoltà. Io e i compagni volevamo fare un’altra partita, purtroppo ne è uscita una brutta prestazione”.

"Cos’é cambiato rispetto al girone di andata? Non lo so dire, perché nel mezzo ci sono state le vittorie sofferte contro Fiorentina e Milan. Lì siamo stati bravissimi, mentre in partite come quella contro l'Atalanta e altre non siamo stati capaci di reagire - ha aggiunto Daniele Croce -. Se siamo in quel punto della classifica è perché abbiamo dei difetti. Abbiamo anche delle qualità e speriamo di dimostrarle domenica a Palermo".