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Ajax-Juventus, Grygera: “Olandesi fiduciosi, sfrutteranno il fattore campo. Ecco qual è l’arma in più dei bianconeri…”

TURIN, ITALY - SEPTEMBER 16:  Zdenek Grygera of Juventus FC looks on prior to the UEFA Europa League group A match Juventus FC and KKS Lech Poznan at Olimpico Stadium on September 16, 2010 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Zdenek Grygera, doppio ex di Ajax-Juventus, dice la sua sulla gara valida per i quarti di finale di Champions League in programma questa sera all'Amsterdam Arena

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Zdenek Grygera, doppio ex di Ajax-Juventus, dice la sua sulla gara valida per i quarti di finale di Champions League.

L'ex difensore, intervenuto ai microfoni del quotidiano 'Il Corriere di Torino', ha ripercorso la sua carriera da giocatore, soffermandosi proprio sulla parentesi in Eredivisie, dal 2003 al 2007 con la maglia dei biancorossi, e su quella al club bianconero, dal 2007 al 2011:

"L'Ajax è una cosa speciale, a partire dallo stadio: un’arena fantastica. Ovviamente quando arrivai ne conoscevo la storia, le vittorie, e nonostante il tempo fosse passato, erano rimaste intatte tante cose. Noi difensori facevamo gli stessi esercizi di centrocampisti e attaccanti: devi davvero cercare di saper fare tutto in campo, non è un modo di dire. La Juventus fu un altro passo in avanti nella mia carriera. Arrivai l’anno dopo la risalita dalla B, un periodo difficile. Ma sono orgoglioso di aver fatto parte di questa storia, lì iniziammo a costruire qualcosa. Cosa significa la Juve? Beh, è una leggenda".

Il ceco, che ha concluso la sua carriera al Fulham, si è poi soffermato sul match in programma questa sera all'Amsterdam Arena:

"L’Ajax vorrà sfruttare il fattore campo, dentro uno stadio che sarà strapieno. Al solito, faranno un calcio molto tecnico e veloce, e con la fiducia di aver eliminato il Real Madrid. Sanno che sono arrivati qui meritatamente. L’arma in più della Juve, a parte Cristiano Ronaldo, è l’esperienza e la maturità, l’abitudine a giocare questo tipo di sfide. Juve favorita per la vittoria della Champions League? Tifo per loro, e allora dico di sì, anche se ci sono altre squadre forti. Sarebbe un trofeo meritato. Però, mancano ancora quattro partite, prima della finale. Compreso il ritorno a Torino, con l’Ajax: e lì, ci sarò anch’io".

Infine, una battuta su un possibile approdo di Matthijs De Ligt al club di Torino:

"Se li avessi, spenderei 80 milioni di euro per De Ligt. Ora faccio il vicepresidente e il direttore sportivo dello Zlin, ma non abbiamo tutti quei soldi. E’ giovane e non ce ne sono tanti in giro in quel ruolo, e poi ha enormi margini di miglioramento. Mi piacerebbe vederlo in bianconero, dove potrebbe imparare tanto, al fianco di Bonucci e Chiellini. Del resto, l’Italia è la patria della difesa: soprattutto sul piano della tattica".