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serie a
Sfida al vertice tra Inter e Milan? Quelle due devono essere lì, in quella posizione, a giocarsi lo scudetto.
Queste le parole di DemetrioAlbertini, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per quanto concerne le posizioni al vertice del campionato occupate da Milan e Inter. Durante il corso dell'intervista esclusiva, l'ex calciatore dei rossoneri ha voluto spiegare quanto sia affascinante la sfida tra le due sponde milanesi che, dopo anni, tornano a lottare concretamente per obiettivi di prestigio: "Giocavo con la maglia del Milan già a dieci anni e per me quella rivalità è nata fin da piccolo. Ai tempi di Capello soffrivamo poco, ma nella stagione 1992-1993 l’Inter sfiorò la vittoria nel derby, Gullit però riuscì a pareggiare un gol di Berti. Stavamo perdendo punti in quel periodo perché la CL ci toglieva energia, ma arrivammo pure alla finale di CL. L’Europa toglie energie ma dà tanto a livello di morale. E l’eliminazione dell’Inter dalla Coppa è una sconfitta. Non è mai un vantaggio essere eliminato da competizioni così".
Albertini ha poi proseguito paragonando StefanoPioli e Antonio Conte, tecnici dal tatticismo e dalla personalità differente: "Se è meglio la calma di Pioli o la passione sanguigna di Conte? Meglio la serenità che nasce dalla compattezza tra giocatori, allenatore e società. È un quadro che ritrovo sia al Milan che all’Inter, ma sotto certi punti di vista, penso alla gestione dei post partita o alle situazioni fuori dal campo, ho l’impressione di vedere più serenità tra i rossoneri".
Il vice-campione d'Europa ha anche spiegato - concludendo il suo intervento - come Milan e Inter possano contare su due top player come Ibrahimovic e Lukaku, oltre che su giocatori giovani e dal futuro assicurato: "Avere in campo Ibra non basta ma è fondamentale. Come Lukaku per l’Inter. Giovani italiani? Inter e Milan hanno orientato il loro mercato anche secondo questa direttrice, i risultati le premieranno. Nel mio centrocampo ideale metterei Kessie, Bennacer e Barella. A Natale chi sarà la capolista? Credo sia tutto aperto, le avversarie sono alla portata solo in teoria, ma ci sarà da faticare. L’Inter ha più esperienza, è più strutturata. Ma il Milan ha qualcosa di speciale, basta guardarlo giocare: è quasi sempre nella metà campo avversaria".
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