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E' il nuovo proprietario del Parma.
Il magnate americano Kyle Krause, che di recente ha acquisito per 65 milioni il 90% delle quote del club gialloblù (il 10 per cento è rimasto ai soci parmigiani), si è raccontato ai microfoni de 'La Repubblica'. L'amore per l’Italia gli è stato trasmesso dalla sua famiglia, la cui origine è palermitana. "Il mio bisnonno paterno si chiamava Gentile e veniva da Alia, provincia di Palermo, ma in America per tutti fu subito Charlie. La bisnonna materna era Rosa, poi Rose, palermitana. Misero radici nell'Iowa, a Des Moines, terra e campi. Facevano i fruttivendoli nei mercati. I miei genitori invece erano allevatori, anzi fattori, così come la famiglia di mia moglie Sharon. Abbiamo cinque figli, tre maschi e due femmine. E c'è una nipotina piccola, Simon Alba. Perché Alba? Ma per le Langhe! Mio figlio si è sposato lì. Invece io e mia moglie ci sposammo a Positano. Abbiamo una casa a Roddino, nell'Albese, e dalla cima della collina si vede il Monviso".
L'ACQUISTO -"Ho comprato il Parma durante il Covid? Questo flagello finirà, ma dobbiamo seguire procedure e protocolli. Da mesi non stringo la mano a nessuno e non tolgo mai la mascherina. Lo sport è minacciato dal virus però non deve arrendersi, anche se la salute viene prima di tutto. Mi sento un po' italiano, il mio sangue lo è e nel mio sangue c'è il calcio. Ho un club anche nell'Iowa, seconda divisione, avrei potuto comprare l'Albese però sognavo la Serie A: voglio restarci a lungo e costruire. Tutti i miei business hanno carattere familiare e globale, quando faccio un investimento programmo a lungo termine e penso ai nipoti. Parma è una terra che dà buoni frutti, sembra l'America. Così come certa America, mi creda, sembra Parma".
OBIETTIVI -"Quanta altra Italia c'è nella mia vita? Possiedo una Vespa celeste e amo la Ducati. Vorrei un Parma in crescita continua, con giocatori che arrivano in prima squadra dal vivaio, con uno stadio nuovo, moderno, coperto e adatto all'avventura emotiva dei fan. Le mie aziende sono tutte legate al territorio, ecosostenibili, rispettose e integrate nella comunità: anche il Parma dovrà essere così. E daremo in beneficenza il 10 per cento di ogni nostro ricavo: sono a capo di una famiglia benedetta e devo pur restituire almeno in parte ciò che la vita mi ha donato. Mi considero un imprenditore sociale e felice. Per quest'anno puntiamo a una salvezza tranquilla, poi il progetto si svilupperà. I miei colleghi presidenti non sono proprio dei filantropi? Oh, qualcuno litiga, ma credo che per sei giorni su sette in fondo siano amici".
DAL PALERMO ALLA JUVENTUS - "L'adesivo della Juventus che ho staccato dal pc? Ah, sono italiano e ho sempre fatto il tifo per Juve e Palermo, la squadra dei miei antenati. Ma il giorno in cui ho comprato il Parma ho tolto lo sticker bianconero e ho messo lo scudo ducale: credo di essere diventato presidente in quel preciso momento. Se ho già appuntato la data di Parma-Juve? Direi dalle parti del 20 dicembre, il giorno del compleanno di mia moglie. Speriamo di farle un bel regalo, e che Cristiano Ronaldo o Chiellini non ci rovinino la festa. Chiellini è un mio amico, guardi che bella foto (prende lo smartphone, ndr) Eccoci qui: io, Giorgio e i miei figli Oliver e Tanner", ha concluso Krause.
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