- HOME
- VIDEO
- RISULTATI LIVE
- STORE
serie d
Qui Messina.
L'Acr non è partita in campionato come tutti si aspettavano e fin qui ha totalizzato solamente 10 punti nelle prime sei gare di campionato. Uno dei pilastri della squadra peloritana è sicuramente Francesco Bruno, difensore ex Primavera del Napoli. Il classe 1990 con la maglia azzurra ha anche ottenuto due convocazioni in Europa League, quando a guidare i partenopei vi era Edy Reja ("stravedeva per me"). Intervistato da La Gazzetta del Sud, Bruno ha parlato dei suoi inizi con la maglia degli azzurri: "Era già un sogno giocare per il Napoli con quella maglia tanto desiderata. Ho messo tutto me stesso per migliorarmi giorno dopo giorno. Sono arrivato fino alla Primavera e nella stagione 2008/09 facemmo grandi cose perché in squadra c'erano dei fenomeni. Uno di questi era Lorenzo Insigne. Con lui era molto più facile vincere le partite. A diciotto anni era com'è oggi: bastava dargli la palla e qualcosa la inventava di sicuro. Un assist o un gol, ci fece vincere tante partite. In quel Napoli c'era tanta talento: Sepe in porta, Maiello e Ciano. Con mister Ernesto Apuzzo (il vice di Arrigoni a Messina nel 2001/02 in B, ndr) ci togliemmo tante belle soddisfazioni".
Quelle due convocazioni in Europa League per Bruno sono un ricordo indelebile: "Non mi sembrava vero! Ma ero un pupillo di Reja e quelle due convocazioni furono il premio al mio impegno. Eliminammo facilmente gli albanesi del Vllaznia: per gente come Paolo Cannavaro, Hamsik e Lavezzi furono una sorta di amichevoli. Non avevo ancora la patente e spesso andavo al campo con Iezzo e Vitale che erano i miei "tutor". L'anno dopo la mia vita cambiò. Andai per la prima volta in C, a Fano, e mai avrei pensato che non sarei più tornato al Napoli".
Dopo i primi scivoloni in campionato, la dirigenza dell'Acr ha deciso di esonerare mister Cazzarò, al suo posto è subentrato Rando: "Ci dà grandi stimoli in ogni allenamento, le motivazioni sono una componente importante nel calcio. Oltre, ovviamente, a essere molto bravo in chiave tattica. Cazzarò è stato sfortunato, ma le sue qualità non si discutono. Dispiace sapere che ha pagato anche per colpe nostre".
Infine, Bruno si è soffermato sulla forza del Messina e sugli obiettivi che si sono posti la squadra e la società: "Al completo siamo da primato, il Palermo non mi fa paura. Non dobbiamo porci limiti, bisogna solo pensare a lavorare e a trarre il massimo da ogni gara. La squadra è forte in tutti i reparti, non si fanno per caso 7 punti in 3 partite. Tra le prime tre presto ci sarà l'Acr e siamo pronti a giocarcela con le più forti. Palermo compreso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA