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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex portiere di Inter e Nazionale, Walter Zenga, ricorda di quando una vittoria proprio contro la Svezia regalò all'Italia l'approdo all'Europeo del 1988 che si tenne in Germania.
Queste le sue parole: "Vincemmo 2-1 con una bellissima doppietta di Vialli. Quello non fu un vero spareggio ma perdendo saremmo rimasti a casa". Sulla gara di domani e sulle scelte del ct: "Gioca chi secondo Ventura fornisce le migliori garanzie per il tipo di partita che vuole fare. E anche in base alla forma fisica, al sistema di gioco, agli avversari e agli allenamenti. Un ct ha pochissimi giorni per preparare una gara e quindi mi sembra giusto che si basi sulle conoscenze acquisite, sulle sue certezze. Ma sono sicuro che questa Italia ce la farà".
Alla domanda se è contento di commentare la sfida con la Svezia, ammette: "Se devo essere sincero, no. Il mio posto è in campo. E perciò avrei voluto viverla in panchina anziché in tribuna stampa. La tv è sempre stata una seconda via”. Infine conclude: "Affronto l’incarico con l’intento di rappresentare il tifoso sul divano di casa o seduto al bar con gli amici. Quindi spiegazioni essenziali e in compenso tanto entusiasmo da comunicare al di là del video. La seconda voce, secondo me, funziona meglio con questo tipo di interpretazione. Le annotazioni di cronaca e spesso pure quelle tattiche le fa già il giornalista, nel caso Alberto Rimedio. Io penserò a interpretare lo stato d’animo degli italiani".
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