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primo piano
In vista della doppia sfida playoff che vale l'accesso dell'Italia ai Mondiali di Russia 2018 il Commissario Tecnico Giampiero Ventura si è mostrato carico in conferenza stampa.
Prima considerazione sulla convocazione di Jorginho: "Avevo detto che non veniva chiamato perché ci schieravamo in campo in un modulo che non prevedeva il suo ruolo. Siamo di fronte a una doppia sfida importantissima, in 72 ore ci giochiamo i mondiali e abbiamo la possibilità di fare delle scelte". Sulla possibilità di schierarsi con il 3-5-2 e sul duo offensivo Belotti-Immobile ha dichiarato: "Il modulo è secondario, conta come giochiamo a livello di approccio e motivazione. Loro sono reduci da due infortuni, uno più grave, mentre Immobile per fortuna ieri non ha giocato".
Alla domanda su cosa può sognare questa Italia, ecco il parere del CT: "In questo momento non dobbiamo sognare, ma preparare la partita con lucidità e determinazione. Poi ho un sogno, quello di allenare la squadra per venti giorni. Per far sì che succeda dobbiamo andare ai Mondiali". Ventura, nonostante le critiche, è convinto che il Paese sia con gli Azzurri: "Penso che l'Italia non abbia mai deluso e noi non dobbiamo deluderla ora".
Poi un pensiero sugli avversari e sulla gara che aspetta la Nazionale italiana: "La Svezia è una squadra organizzata e fisica, concettualmente è la stessa dell'Europeo. Non c'è Ibrahimovic ma Toivonen. Se non avessi già in mente la squadra da schierare non farei l'allenatore. Il 4-2-4 non è un’ossessione, abbiamo giocato con altri moduli negli ultimi anni. Guardando al futuro, se il calcio italiano produce esterni, giochi con gli esterni. Svezia a parte, il lavoro dipende dal materiale che hai".
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