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Ancora dichiarazioni di Giorgio Chiellini.
Continuano ad essere diffusi gli estratti dell'autobiografia del capitano della Juventus, intitolata "Io, Giorgio", che uscirà a breve e che recentemente ha fatto molto discutere per le dure critiche a Mario Balotelli, Felipe Melo e Arturo Vidal.
Nei nuovi estratti, Chiellini ha ricordato la transizione dall'era Antonio Conte all'era di Massimiliano Allegri, che negli ultimi anni hanno guidato i bianconeri verso una storica serie di successi in Serie A e in Europa. Queste le sue dichiarazioni relative al momento in cui l'attuale tecnico dell'Inter decise di lasciare praticamente senza preavviso Torino per assumere il ruolo di commissario tecnico dell'Italia:
"Penso che Conte se ne sia andato in quel modo dalla Juve perché quel giorno non c’eravamo noi, la vecchia guardia. Eravamo in vacanza dopo i Mondiali brasiliani, lui era carico di tensione e sono bastate poche gocce per far traboccare il vaso. Antonio è una persona 'rovente', ma sono convinto che se fossimo stati tutti lì lui sarebbe rimasto, anche se a mente fredda penso che avrebbe fatto bene ad andarsene già a maggio: così, la storia tra lui e la Juve si sarebbe conclusa meglio. Conte è un grande ma ti prosciuga, e nel frattempo si consuma. Era arrivata la fine, come per Allegri l’anno scorso. Più per Conte che per la Juventus: lui era giunto al capolinea ma per amore era rimasto, salvo sbroccare due mesi dopo in assenza delle sue pietre miliari: io, Leo, Andrea e Gigi non lo avremmo fatto partire. Eppure non era successo niente di speciale, nessuno scontro diretto o addirittura fisico con il presidente Agnelli, ci mancherebbe: è solo che le cose finiscono. Come con Marotta e con Allegri".
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