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E' stato un evento per pochi. I più hanno visto dalla tv Palermo-Atalanta, incontro valido per la 34esima giornata e terminato sul punteggio di 2-2.
Un pareggio che serve a poco alla classifica dei rosanero, che rimangono sempre penultimi davanti all'Hellas Verona. Ridotta la distanza dal Frosinone (-1), tra l'altro prossimo avversario dei siciliani. Difficile sapere se, coi propri sostenitori sugli spalti, la squadra di Ballardini sarebbe riuscita a dare quel qualcosa in più per raggiungere la vittoria contro i bergamaschi. La partita - come disposto dal Giudice Sportivo a seguito dei fatti del 10 aprile - si è disputata a porte chiuse. In 500 quelli che hanno assistito alla gara: per lo più cronisti, fotografi e operatori televisivi. Gli unici tifosi ai quali è stato concesso l'ingresso sono stati cento diversamente abili, secondo le solite modalità di accesso fissate dal club per le partite casalinghe.
Alle due società - racconta l'edizione odierna de 'La Repubblica' - la Lega Calcio ha inoltre concesso la possibilità di invitare degli ospiti. Sessantadue quelli arrivati da Bergamo. Fra gli ospiti in lista per il Palermo parenti e fidanzate dei giocatori. Nell’elenco rosanero figurava anche un Mijatovic, ma era solo un omonimo del Predrag che avrebbe dovuto contribuire a risollevare le sorti della squadra nel corso del campionato. Un matrimonio che poi non ha più avuto luogo. A completare il numero delle persone che hanno assistito alla partita gli operai incaricati di controllare il funzionamento dell’impianto di viale del Fante.
Fuori dallo stadio, invece, è prevalsa la voglia di vedere la partita piuttosto che rispondere all’adunata dei tifosi in piazza. Solamente una decina i tifosi che si sono presentati ai cancelli.
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