l'intervista

Palermo, Cappioli: “Un pubblico così in C un’eresia! Brunori trascinatore come me”

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L'ex numero dieci di un Palermo fantastico, l'ultimo a conquistare la Serie B nella stagione 2000/01. Cappioli fa il punto sull'attesa finale playoff che vedrà protagoniste Padova e Palermo

Parola a Massimiliano Cappioli. Tuttofare di un Palermo strabiliante, numero dieci dai colpi unici, Cappioli ha trascinato nell'ormai lontano 2000/01 la compagine rosa verso l'ultima promozione in Serie B. Una stagione entusiasmante, della squadra e del suo numero dieci, conclusasi con una vittoria all'ultima giornata contro il Savoia che permise ai siciliani di approdare in cadetteria.

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Un pezzo di storia, che in qualche modo si ripete nel doppio confronto che attende gli uomini di Baldini e il Padova di Massimo Oddo. Intervistato alle colonne dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Cappioli ha parlato a 360° del Palermo di De Rose e compagni, sottolineando l'apporto motivazionale di Silvio Baldini e mettendo in luce eventuali variabili in vista della finale. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni: "Il mio Palermo salì direttamente, questo adesso deve andare in Serie B dai playoff, ha raggiunto la finale e non può fallire. Io da ex capitano voglio vedere questa squadra al più presto in Serie A. Non si può vedere uno stadio con 35 mila spettatori in Serie C. È un’eresia. Inoltre, Mauro Nardini, l’allenatore in seconda, ha giocato con me a Cagliari ed è un grande intenditore. Ci siamo sentiti proprio in questi giorni e mi ha detto dell’atmosfera che si respira a Palermo. Lui sa come si vincono questi campionati, li ha vinti anche da giocatore. È un valore aggiunto per Baldini che sta facendo un ottimo percorso". 

BRUNORI E BALDINI I TRASCINATORI DEL PALERMO

"Baldini è un allenatore di esperienza che fa giocare le squadre bene. È sempre stata una sua caratteristica esternare in un certo modo, a volte un tecnico per tirare fuori qualcosa in più dai giocatori deve studiare situazioni particolari. Da quello che ho capito è come se gli avesse fatto il lavaggio del cervello e sta avendo risposte importanti. Ma quando bisogna vincere vale tutto, non basta la tattica, bisogna saper toccare le corde dei giocatori. Brunori? È il trascinatore di questa squadra come lo fui io con i miei 15 gol, anche sei ruoli in campo non sono gli stessi, io giocavo a centrocampo e poi davanti avevamo degli attaccanti forti. Vedo delle analogie nel nostro percorso e sono convinto che non si fermerà a 28 gol Per me può raggiungere Toni. Anche perché è diventato un punto di riferimento importante per la squadra, infonde sicurezza. Quando i compagni sanno che là davanti c’è un attaccante in grado di segnare un gol a partita si sentono più sereni e tutelati". 

COME AFFRONTARE UNA FINALE?

"Bisogna stare tranquilli e sapere che il ritorno si gioca in casa. Il Padova è una buona squadra, costruita per vincere, ma credo che al ritorno potrebbero tremare le gambe davanti a un Barbera così. Bisogna giocare aggressivi entrambe le gare e avere la lucidità nella gestione, come è avvenuto con la Feralpisalò.