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serie a
Alla fine i due gol di Rispoli hanno reso quasi "normale" una sconfitta che rischiava di passare agli annali del calcio come la più ampia della storia del nostro campionato.
Il 6-2 con cui la Lazio si è sbarazzata di questo Palermo derelitto non dice tutto sulla supremazia della squadra di Inzaghi, coi rosanero già sotto di 5 reti dopo 26 minuti e i capitolini che davano la sensazione di poter tranquillamente arrivare in doppia cifra. Poi, come spesso accade in queste occasioni, i padroni di casa si sono fermati, hanno amministrato e concesso pure qualche occasione agli ospiti. Casuali i due gol di Rispoli, frutto di veri e propri abbagli della difesa guidata da Strakosha, poi nel finale il definitivo 6-2 firmato da Crecco (sedicesimo marcatore stagionale per i biancocelesti).
Quando i tifosi pensavano di aver già visto tutto il peggio è arrivata forse la prestazione più imbarazzante da parte del Palermo. L'undici di Bortoluzzi ha dimostrato di non essere minimamente in grado di reggere l'impatto col campionato di Serie A per una questione psicologica prima ancora che tecnica. Una volta sotto i rosanero hanno completamente perso la testa, come accaduto praticamente ogni domenica. Il rimpianto più grande è che manchino ancora 5 giornate alla fine di questa inaccettabile stagione. Si poteva anche retrocedere con dignità, invece si è finito per umiliare una maglia, una tifoseria e una città.
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