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Carlos Embalo: “Non dimentico da dove vengo. Palermo, ecco la strada salvezza”

Mediagol40

Il calciatore rosanero incontra allo stadio Renzo Barbera una rappresentanza della onlus Asante e si commuove: "Noi africani siamo così, sorridiamo anche se i problemi della vita quotidiana sono innumerevoli".

Momenti di emozione e commozione. Una mattinata speciale per Carlos Embalo che, nella "casa del Palermo" (lo stadio Renzo Barbera) ha incontrato alcuni ragazzi della onlus Asante.

"In questo momento sono emozionato, stare insieme a loro mi fa ricordare da dove vengo. E' una cosa magnifica. Sono molto felice. Tutto questo mi fa ricordare la mia famiglia, i miei amici d'infanzia che non vedo da tanti anni - ha raccontato a margine dell'evento -. Vedere il sorriso di questi ragazzi mi fa riflettere tanto: noi africani siamo così, sorridiamo anche se i problemi della vita quotidiana sono innumerevoli. Non è facile, ma auguro loro di trovare la felicità. Che consiglio darei a loro? Già uno di questi ragazzi mi ha confessato che vorrebbe fare il calciatore come me, gli ho detto che deve crederci e non abbattersi davanti alle avversità". Non manca chiaramente l'occasione per parlare di campo e del campionato che vede i rosanero con un unico obiettivo: provare a battere l'Atalanta per tornare a sperare. "Sono contento per la partita di domenica scorsa vinta contro il Crotone: stiamo imboccando la strada giusta. Manca ancora tanto: il campionato è lungo. L'Atalanta è una squadra ostica, non sarà facile batterli - avverte il classe '94 ex Brescia -. Qual è la cosa più pericolosa del match contro l'Atalanta? Non credo ci siano cose pericolose, dobbiamo solo stare attenti mentalmente. E basta".

Il gol manca a Carlos Embalo che era andato a segno nella partita amichevole contro il Marsiglia prima che la stagione calcistica avesse inizio. "Sono un attaccante e devo pensare anche questo, però farli fare è ugualmente appagante", dice il guineano in riferimento alla rete del match Palermo-Crotone. "Cosa mi ha colpito di mister Lopez? E' un grande allenatore che dà fiducia ai suoi calciatori, mi ha colpito sotto diversi punti di vista. Ha ridato autostima al gruppo: secondo me con lui possiamo toglierci diverse soddisfazioni", ha proseguito l'ala classe '94. "Siamo una squadra compatta, un gruppo affiatato. Sento che questo è un momento particolarmente importante per la mia carriera e per questo motivo cerco di dare il massimo: so che è importante per me. Differenza tra il tridente di Lopez e quello di De Zerbi? Beh, secondo me non è esatto parlare di differenze: ogni allenatore ha la sua mentalità".