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Una scelta avvincente, una scommessa sulla carta molto rischiosa.
Dopo aver esonerato Maurizio Sarri, la dirigenza della Juventus ha deciso a sorpresa di promuovere Andrea Pirlo in qualità di allenatore della prima squadra: una scelta molto rischiosa che potrebbe rappresentare o una mossa vincente o un grosso fallimento.
A commentare le decisioni dirigenziali della Juventus è intervenuto Cesare Prandelli, ex ct dell'Italia, che durante un'intervista rilasciata a Ilgiornale.it, ha analizzato la scelta di affidare la guida dei bianconeri ad un allenatore all'esordio assoluto su una panchina:
"Se mi aspettavo l’esonero di Sarri? No, sinceramente no però a volte il calcio è spietato. Prima ti regala qualsiasi cosa ma poi basta un niente perché tutto si azzeri. Gli allenatori lo sanno che tutti hanno la valigia pronta e in qualsiasi momento. Pirlo? Una società come la Juventus non impazzisce in 24 ore, hanno ponderato tutto e se l’hanno scelto è perché lo conoscono come persona ed è una garanzia. Come allenatore ovviamente non lo si può giudicare ma per ora non si può dire nulla in nessun senso, se però l’hanno messo lì vuol dire che è stata una scelta ragionata, ponderata e dunque mi fido di loro. Hanno ritenuto che fosse già pronto e dunque la scelta è stata fatta".
Infine un commento sull'eliminazione della Juventus dalla Champions League dopo la sconfitta contro il Lione, che ieri sera ha fatto fuori anche la corazzata del Manchester City: "Non ci si può dimenticare della partita d’andata dove hanno fatto davvero male. Al ritorno hanno preso gol subito e poi ci vuole fortuna per rimontare un passivo del genere. Ripeto, all’andata hanno fatto male e l’hanno pagata a caro prezzo. Nel calcio molte volte anche alle grandi squadre non basta aver blasone e forza fisica e tecnica per portare a casa le partite. Nelle due sfide penso che la Juventus non abbia meritato di passare il turno".
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