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PALERMO, ITALY - NOVEMBER 24: Fabrizio Miccoli (L) of Palermo and Nicolas Spolli of Catania compete for the ball during the Serie A match between US Citta di Palermo and Calcio Catania at Stadio Renzo Barbera on November 24, 2012 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)
"Ho giocato 150 partite in rossazzurro, quella maglia la sento ancora mia. Sui miei profili ho foto a volontà con quella casacca. Fra l’altro da tempo mi sono stabilito in questa città che adoro. Quei successi non si cancellano, oggi la realtà è diversa". Lo ha detto Nicolas Spolli, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". L'ex difensore del Catania è tornato a parlare della sua esperienza in Sicilia, dove ha vestito la maglia rossazzurra dal 2009 al 2015. Ma non solo; l'argentino ha detto la sua in merito all'attuale crisi economica del club.
"Non vivo la vita del Catania di oggi, anche se sono rimasto legato al nome del club e sono quotidianamente a contatto con i tifosi. Riemergere dalla Serie C non è semplice, la crisi economica ha affossato molte società e anche il Catania sta cercando di risalire salvando tradizione e storia. Se c’è uno spiraglio per programmare la stagione che sta per iniziare senza sorprese drammatiche? Mi auguro di sì da tifoso, da ex giocatore, da cittadino catanese. Serviranno coesione, fiducia e denari. Anche se possibile un po’ di fortuna, componente che negli ultimi anni è mancata", ha concluso.
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