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Catania, Laneri: “Qui i giocatori vengono volentieri. 6 pezzi e si può vincere la C”

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Le dichiarazioni del direttore sportivo del Catania

Il Catania è tornato tra i professionisti dopo un anno di ginepraio trascorso nel Girone I di Serie D. La formazione di Ferraro ha vinto il campionato con ben sette giornate d'anticipo e il prossimo anno sarà protagonista nel Girone C di Serie C. Di questo e tanto altro ha parlato il direttore sportivo, Antonello Laneri, che in un'intervista rilasciata al noto quotidiano "La Sicilia" ha sviscerato diverse interessanti tematiche riguardanti il mondo rossoblu. Ecco, di seguito, riportatone un estratto.

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EMOZIONI- "Lo avevo detto all’inizio, vincere qui a Catania ha un sapore speciale. Siamo partiti da zero e abbiamo costruito un gruppo granitico. Sono state emozioni uniche. Vedere piangere uomini come Rapisarda, Lodi, Biagianti, mi ha commosso. Io il sogno l’ho già realizzato, poi se dura vedremo. Certo è che da qui in avanti metterò sempre passione, lavoro, competenze. Comunque andrà, sarò sempre un tifoso del Catania, mi auguro che arrivi a raggiungere i traguardi che merita".

PROGETTUALITÀ- "La società mi ha messo a disposizione un budget e non l’abbiamo sforato, non abbiamo speso follie, anche perché a Catania i giocatori sono venuti volentieri. Fare questa squadra in altre piazze sarebbe costato il doppio. Diciamo che abbiamo speso meno di quello che dovevamo spendere. Si diceva che servissero giocatori di categoria, ma noi abbiamo puntato sugli uomini. Cercavamo personalità, perché se giochi davanti a 15 mila spettatori cambia tutto. Esistono buoni giocatori che in alcune piazze rendono tanto, ma a Catania gestire la pressione è diverso".

SERIE C- "Alcuni innesti si devono fare. Questo gruppo ha una base solida di giocatori che provengono da categorie superiori e poi con 5/6 pezzi si può vincere la C. Sono convinto che gente come Castellini, Chiarella, Vitale possano giocare tranquillamente in Serie C. Ho sempre costruito le squadre con tanti attaccanti. Se si può contare su un attaccante che fa 20 gol bene, altrimenti devi avere altre risorse, come abbiamo fatto già in questa stagione. Non abbiamo avuto un bomber da 20 reti, ma hanno segnato in tanti. Quella è stata la nostra forza. Nel calcio ormai contano i duelli. Chi ne vince di più, conquista i tre punti".

ESEMPIO CATANZARO- "Il Catanzaro ha utilizzato gli stessi uomini per anni, c’è voluto parecchio tempo per vincere e hanno speso tanto. Noi abbiamo una base importante e se facciamo dei ritocchi mirati ce la giochiamo con tutti".