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Catania, Grassani: “Futuro complicato. Si dovrà vincere la Serie D e non sarà facile”

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L'avvocato Grassani commenta così l'esclusione del Catania dal campionato di Serie C. Il club etneo dovrà essere rifondato per ripartire

L’avvocato esperto di diritto sportivo Mattia Grassani si esprime sul dramma sportivo che sta vivendo il Catania, ormai escluso dall'attuale campionato di Serie C e costretto a ripartire da una nuova fondazione e dal campionato semi-professionistico di Serie D:

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Purtroppo il futuro sarà molto complicato per il Catania visto che non sappiamo da dove e come si ripartirà. Bisogna trovare una società solida che sappia rilanciare il club visto che per vincere un campionato di Serie D occorrono tanti soldi e non è detto che si ottenga la promozione al primo colpo. Poi se si ha la fortuna di andare subito in C bisogna ricominciare laddove questo Catania era già ben posizionato con un parco giocatori discreto. Escludo ripescaggi immediati anche perché il Catania che nascerà avrà una matricola nuova e una storia sportiva azzerata. Questione Torre del Grifo? Se la devono dipanare i curatori e il Credito Sportivo che ha un mutuo ipotecario. Dal punto di vista della rivalsa che il Credito Sportivo può rivendicare non è facile stabilire se può insinuarsi nel passivo del fallimento. Ma non aggiungo altro non conoscendo approfonditamente tutta la questione. La via crucis è iniziata tanti anni fa e non in questi ultimi due anni. La Sigi ha fatto male a imbarcarsi in questa avventura visto che la montagna di debiti era enorme. Quando il Collegio sindacale ha scritto alla Procura si era giunti a un punto di non ritorno. L’imprenditoria locale ha grosse responsabilità di questa incredibile tragedia sportiva”.