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Torino, Berenguer è già in clima derby: “Voglio battere la Juventus e segnare a Buffon. Io come Neymar? Vi dico che…”

Torino, Berenguer è già in clima derby: “Voglio battere la Juventus e segnare a Buffon. Io come Neymar? Vi dico che…”

Le dichiarazioni del giocatore del Torino, protagonista assoluto della sfida contro la Lazio: "Sono felice qui. Belotti? Lo vedi allenarsi, segnare gol e pensi che non può essere vero..."

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"Sono molto felice a Torino: ho iniziato a giocare, poi ho smesso e ora gioco nuovamente. È un paese e un calcio diverso, ma a poco a poco mi sto adattando. Ora gioco come so e come ho fatto in Spagna".

Parola di Alejandro Berenguer. In estate, dopo una lunga esperienza a Osasuna, il giovane talento classe '95 si è trasferito in quel di Torino a titolo definitivo. Lunedì sera, contro la Lazio di Simone Inzaghi, nel Monday Night della sedicesima giornata di campionato, il calciatore spagnolo ha segnato la sua prima rete in Serie A. Un gol che lo ha fatto balzare agli onori della cronaca, diventando di fatto l'uomo copertina della settimana della squadra di Sinisa Mihajlovic.

"Il mio primo gol in Serie A contro la Lazio? Ho preso palla a centrocampo e ho pensato: 'Questo è mio'. La partita ha generato molte polemiche per l'espulsione di Immobile attraverso il VAR? Il VAR serve, ma non mi convince affatto. È valido per molte cose - ha dichiarato Berenguer, intervistato ai microfoni di 'Marca' -, ma le partite si fermano molto perché l'arbitro deve andare a vedere ogni azione... Sinisa Mihajlovic? Penso che nessuno tiri meglio del mister. Ho visto alcuni dei suoi gol in ​​video e penso che sia stato il miglior tiratore del suo tempo. Perché ho scelto il Torino? La Serie A è un grande campionato, che sta crescendo molto, e il Torino è un club storico che scommette sui giovani. Speriamo di raggiungere l'Europa. Se è vero che mi ha convinto Sirigu? Due o tre giorni prima che si concretizzasse il trasferimento, Sirigu mi ha chiamato e mi ha detto che a Torino sarei andato molto bene e che il tipo di calcio era ottimo per me. Mi ha dato quel piccolo impulso che mi ha portato ad accettare".

BILANCI -"La scorsa stagione ho giocato molte volte sia a destra, sia sinistra, migliorando molto sulla fase difensiva e tatticamente. Devo ancora migliorare tatticamente, perché qui è un calcio diverso. Come si migliora di più come calciatore: lottando per evitare la retrocessione o per raggiungere livelli più alti? È totalmente diverso. Quando combatti per non scendere di categoria, togli l'istinto; quando combatti per altre cose, come accade nel Torino, sei più libero e giochi più sereno. Se ho mai pensato di lasciare il Toro a gennaio? No, la mia intenzione è di rimanere a Torino e aspettare la mia occasione. Poi, se non giocherò per tutta la stagione, vedremo cosa succederà".

IDOLI - "Enrique Martín Monreal, il mio tecnico all'Osasuna, ha detto che dopo Neymar è arrivato Alex Berenguer? È un grande complimento, ma devo lavorare duro per raggiungere il livello di Neymar, ci sono dentro (sorride, ndr). I miei idoli? Neymar è il giocatore che mi piace di più. Da bambino, invece, giocavo come attaccante e mi paragonavano a Raúl...".

DERBY DI TORINO -"E' un derby molto importante. La gente lo vive con tanta passione dentro e fuori dallo stadio. L'atmosfera è molto bella. Non abbiamo fatto molto bene allo Stadium, ma nel match di ritorno vedremo cosa succederà. Se ho mai sognato di segnare a Buffon? Chi non lo ha sognato? Certo che lo faccio e spero che sarà nel prossimo derby contro la Juve e che possiamo batterli qui in casa".

SU BELOTTI... -"Se Belotti è bravo come lo dipingono? Sì, lo vedi allenarsi, segnare gol e pensi: 'Non può essere vero'. Ora si sta riprendendo dall'infortunio e sicuramente farà molti gol. Se sono stato influenzato dalle voci che mi volevano All'Athletic l'anno scorso? No, ho cercato di stare fuori da tutto durante la stagione, perché se ci pensi, non puoi dare il massimo allo stesso modo", ha concluso.

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