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Caos Serie B, avv. Grassani: “L’inammissibilità non è plausibile, ma il treno della verità ormai è passato”

Caos Serie B, avv. Grassani: “L’inammissibilità non è plausibile, ma il treno della verità ormai è passato”

Il legale esperto in diritto sportivo ha commentato la situazione del campionato cadetto ed il caos legato alla questione ripescaggi...

Mediagol52

Nonostante sia stata presa la decisione definitiva, non cessano le polemiche.

Appena due giorni fa, il Collegio di Garanzia del CONI si è riunito per risolvere la questione relativa ai ripescaggi e di conseguenza al format dell'attuale campionato di Serie B: la scelta di continuare a giocare soltanto con 19 squadre e dichiarare inammissibili i ricorsi ha destato molto stupore, dal momento che, fino a pochi momenti prima, il concretizzarsi di tale scenario sembra quasi impossibile.

Ad esprimere la sua opinione in merito alla spinosa vicenda, è intervenuto l'esperto in diritto sportivo Mattia Grassani, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "I campionati sono partiti o stanno partendo e i soggetti interessati non hanno una risposta, nemmeno di primo grado. I motivi di questo cortocircuito sfuggono anche agli addetti ai lavori. Il problema è nato banalmente a giugno intorno all'interpretazione di un capoverso del Comunicato 54 della Figc (quello sui criteri di ripescaggio), è sfuggito di mano ai vari organi che se ne sono occupati, un po’ come il 'caso Martinelli' del 2003, quando la B passò da 20 a 24. Tutti ci aspettavamo una pronuncia di merito, l’inammissibilità non rientrava tra le ipotesi plausibili. Il tempo è fondamentale nei procedimenti di ripescaggio, quel mese rischia di vanificare ogni sforzo compiuto dai club. Ora rimane aperta solo la strada del risarcimento".

Infine, un commento in merito ai ricorsi e ai gradi di giudizio: "Il Collegio di Garanzia, esauriti i gradi interni, opera quale organo di terza istanza, in funzione di giudice di legittimità. Per il secondo, invece, quando non sono previsti rimedi interni alla Federazione, si ricorre direttamente al Collegio di Garanzia, quale giudice di 1° e unico grado. Ma, anche fosse, possibile che la Cassazione dello sport ci metta un mese per deliberare che non può giudicare in quanto le società ricorrenti hanno sbagliato giudice? Ormai il treno della verità è passato, rimane aperta solo la strada del risarcimento del danno".