Nicola Rizzoli si sofferma sugli episodi più particolari della 31a giornata di Serie A che hanno richiesto l'intervento del VAR.
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Serie A, Rizzoli sul VAR: “Serve più professionalità, rigore per la Lazio giusto. Abisso e Fabbri…”
Il designatore degli arbitri di Serie A ha fatto chiarezza su determinati argomenti e valutato le posizioni attuali dei due direttori di gara
Il designatore arbitrale, a margine della riunione con alcuni rappresentanti delle squadre di A che aveva come argomento centrale la tecnologia, ha detto la sua in merito ad alcune situazioni avvenute nel weekend.
"Ci vuole più professionalità e non intendo solo le capacità degli arbitri e dei VAR, serve un utilizzo di personale più professionalizzato. In questa riunione non abbiamo parlato della trentunesima giornata. Stop per Fabbri e Abisso? Preferisco parlare di gestione della squadra, sicuramente le persone che io metto in campo devono essere in forma e nelle condizioni di fare del proprio meglio. Dunque è solo una questione di gestione delle risorse. Fallo di mano? Il più complesso, ci deve essere distinzione tra intenzione e volontarietà per differire da quello che è l'atteggiamento del difensore. Rigore Lazio? E’ un episodio molto particolare, che deriva da un’interpretazione a livello internazionale. In base a questa interpretazione, il difensore da un punto di vista della dinamica ha l’intenzione di creare ostacolo con il corpo, con un braccio estremamente largo. Dunque questi sono fattori che propendono per la punibilità ed è un indirizzo molto chiaro a livello internazionale. Poco conta il fatto che abbia sbattuto su un’altra parte del corpo, se quella parte del corpo non fosse andata per giocare il pallone. Se fosse andato per cercare il pallone con il piede e, dopo aver toccato il pallone con il piede, la palla avesse sbattuto sulla mano sarebbe stato diverso. In questo caso paga il braccio molto largo e l’indirizzo è molto chiaro".Fabbri poco sereno? Non penso proprio, deve crescere ma ha grandi potenzialità. L'esperienza è fondamentale e la si fa passando anche attraverso gli errori. Anche io sono diventato più sicuro sbagliando, in questo modo si acquisisce maturità".
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