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Serie A, Foschi: “Dennis Man? Lo volevo a Palermo. Juventus, sacrificherei CR7. Dybala…”

Serie A, Foschi: “Dennis Man? Lo volevo a Palermo. Juventus, sacrificherei CR7. Dybala…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex dirigente del Palermo

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"Il mercato estivo sarà ancora di sofferenza dovuto alla pandemia perché ci sono tante proprietà tante società sommerse dai debiti. Ci saranno scambi, con tante difficoltà".

Lo ha detto Rino Foschi. Diversi sono stati i temi trattati dall'ex dirigente del Palermo, intervenuto ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb': dal mercato che verrà, alle prestazioni offerte fin qui da Cristiano Ronaldo. Il futuro del fuoriclasse portoghese resta incerto: il 2021-22 sarà il suo ultimo anno di contratto con la Juventus, ma non si escludono colpi di scena se troverà una società che soddisfi meglio le sue ambizioni. Così come resta incerto il futuro di Paulo Dybala.

CR7 - "CR7 resterà alla Juve? La Juve con Ronaldo ha centrato un obiettivo importante. Però andrei avanti con Dybala e comincerei un nuovo ciclo. Ronaldo vuole vincere la coppa e pensa ai gol, è un’industria. Tra i due sacrificherei proprio lui", sono state le sue parole.

PARMA E NON SOLO -"Il Parma ha puntato Dennis Man? Lo seguivo quando ero il direttore sportivo del Palermo, ha prospettive importanti. È arrivato in Italia e si sta comportando bene. Ha qualità da Serie A importante. Se il Parma dovesse retrocedere farebbe fatica a tenerlo. Che campionato è? Fiorentina e Torino dovevano fare ben altro campionato. Però il Covid ha complicato tante situazioni, guardate il Genoa che poi si è ripreso con il nuovo allenatore. Vedere Fiorentina, Parma e Torino nelle zone basse sorprende. Nel calcio si può sbagliare ma è un’annata particolare".

CAGLIARI - "Il Cagliari rischia? Sono mazzate. Il presidente del Parma ha fatto un mercato importante e fatto intendere che si sente all’altezza di sopportare una retrocessione: non è un fallimento. A Cagliari il presidente ha sempre fatto bene, non vedo la retrocessione come una tragedia. È peggio se una squadra importante non va in Europa", ha concluso l'esperto dirigente romagnolo.

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