L'utilizzo del VAR è cambiato rispetto alla scorsa stagione, con i direttori di gara che tendono a visionare meno le azioni tramite la tecnologia preferendo decidere alla 'vecchia maniera'.
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Aia, pres. Nicchi: “VAR? Uno strumento che va utilizzato al massimo, gli arbitri di Serie A…”
Il presidente dell'Aia ha incoraggiato i direttori di gara a utilizzare la massimo la nuova tecnologia per non incorrere in errori grossolani
Un errore palese si è verificato nella sfida tra Fiorentina e Atalanta dove l'arbitro Valeri ha optato per la concessione di un calcio di rigore per atterramento di Federico Chiesa quando lo stesso calciatore viola ha chiaramente simulato. Proprio in merito a questo episodio è intervenuto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, che ha parlato dell'utilizzo del VAR nel modo più appropriato. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni de "La Politica nel Pallone" in onda su Gr Parlamento.
"Bisogna smettere di lamentarsi. La Var funziona e tutti lo riconoscono, se poi ogni volta che accade un episodio si vuole smontare tutto, siamo fuori dal mondo. È uno strumento che tutti ci invidiano, tutti vengono a studiare la sua applicazione in Italia. Se si pontifica su un episodio allora non è cambiato niente e mi chiedo cosa l'abbiamo messa a fare. Se in una partita, su 50 decisioni, se ne sbagliano 2 fa parte della normalità. Ogni tanto qualcuno, sorprendentemente, non si avvale della Var e di questo si occuperà Rizzoli. È uno strumento che c'è e va utilizzato al massimo, perché così le discussioni vanno al minimo. Devono invece prendere sempre più confidenza con questo strumento e chi non si attiene al regolamento va in panchina, non è un problema".
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