Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport, sulle pagine dello stesso quotidiano parla stamani di lezione di coerenza giunta dal club milanista e nel corso del suo intervento fa riferimento anche al presidente rosanero Zamparini e al tecnico Ballardini. Ecco le parole di Cannavò leggibili sulla Gazzetta: [ ] proprio in quella fase nerissima, (Cannavò fa riferimento alle due partite e due sconfitte subite nei giorni scorsi dal Milan, ndr) che metteva in discussione tutto: la guida tecnica, la difesa, lefficienza dei veterani, il significato dei nuovi acquisti, il Milan ha dato una lezione di coerenza. La rinnovata fiducia ad Ancelotti non è stato un gesto formale o disperato, bensì la riproposizione di un modello gestionale. Non puoi dire bravo per 8 anni a una persona, non puoi definirlo uno di famiglia e poi darlo in pasto alla piazza più riottosa. Un Presidente come Zamparini ne avrebbe cambiati tre, di allenatori, dopo due sconfitte. E non parliamo di Cellino che licenzia i suoi tecnici anche quando vincono o quando, come Ballardini, salvano il Cagliari con la rimonta prodigiosa della scorsa primavera. Il passaggio dal Cagliari al Palermo da Cellino a Zamparini del fantastico Signor Nessuno, che continua a far prodezze, questo affare arcano tra i due insigni licenziatori sembra una pagina da commedia popolare.
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Cannavò ‘difende’ il Milan e ‘attacca’ il Palermo
Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport, sulle pagine dello stesso quotidiano parla stamani di lezione di coerenza giunta dal club milanista e nel corso del.
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