Totti ripensa all’addio: “Distrutto dalle emozioni, ma contento per questi anni. Non mi sento una star, ho sempre cercato di…”

Francesco Totti è volato ieri a Mosca per prender parte al 'Giubileo delle Leggende', un torneo riservato alle vecchie glorie del calcio di tutto il mondo che si giocherà nei prossimi giorni nel complesso olimpico Luzniki, con lui sono partiti anche l'ex attaccante Marco Delvecchio ed altre stelle del calcio italiano, che troveranno ad attenderli sulla panchina della compagine mister Gigi Di Biagio, pronto anche a scendere in campo.

Lo storico capitano della Roma, ad oggi dirigente sportivo del club giallorosso, è stato accolto dai media russi con grande entusiasmo ed ha ripercorso, in un'intervista concessa ai microfoni dell'emittente televisiva locale 'Match Tv', i suggestivi momenti che lo scorso 28 maggio hanno segnato il suo addio al calcio giocato.

"Quando finisci la tua carriera, sei sempre distrutto dalle emozioni, è difficile. Le parole più importanti sono arrivate dalla mia famiglia: dai miei figli, mia moglie e i miei genitori. Venticinque anni con la stessa maglia: il giorno dell’addio è stato difficile, ma sono contento per quello che ho fatto in questi anni. Rimanere nella stessa squadra per tutta la carriera è una grande responsabilità, e sono felice che i tifosi mi apprezzino per questo. Non mi sento una star. Mi sento uguale a tutti gli altri. Sul campo, ho sempre cercato di giocare in un modo che fosse interessante sia per i tifosi, sia per me. Ho sempre fatto del mio meglio. Sono un giocatore di Roma, della mia città."

L'ex numero 10 della Roma ha, inoltre, mandato un augurio a Luciano Spalletti, tecnico con il quale egli ha concluso la sua carriera sul campo e che ad oggi siede sulla panchina dell'Inter: "Gli auguro buona fortuna per la sua prima stagione all’Inter."

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