“Sto cercando di guarire dalla malattia Roma. Non me la posso portare dietro tutta la vita…”.
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Sabatini svela: “Nascosto un problema di Iturbe. Pallotta uomo insicuro”. E su Nainggolan-Inter…
Le parole dell’ex direttore sportivo della Roma, oggi responsabile dell’area tecnica della Sampdoria
Lo ha detto Walter Sabatini, intervistato ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’. Diversi sono stati i temi trattati dall’ex direttore sportivo di Palermo, Roma e Inter, oggi nuovo responsabile dell’area tecnica della Sampdoria: dai suoi trascorsi nella Capitale, ad un curioso retroscena relativo a Juan Iturbe.
“La Roma produce questo effetto nefasto. Ti entra nelle ossa. Solo ora, dopo due anni, riesco a parlare della Roma con un po’ di distacco. Se la sento ancora mia? Dalla cessione di Radja in poi non più. Era giusto cambiare tanto. I cicli finiscono e bisogna capirlo per tempo. Due motivi spiegano questa cessione. I 38 milioni in cassa prima del 30 giugno, di cui 14 restituiti per Santon e Zaniolo. E poi alla Roma erano spaventati. Non ce la facevano più a sopportare i suoi eccessi. Spalletti lo controlla abbastanza bene”, sono state le sue parole.
ITURBE -“Mistero indecifrabile? Iturbe ha avuto un problema che abbiamo tenuto nascosto. Lui partì fortissimo con la Roma. Poi si è probabilmente rotto il crociato posteriore e noi non l’abbiamo operato. Abbiamo scelto la terapia conservativa. Da allora non è stato più lui”.
ALLEGRI E PALLOTTA -“Volevo Allegri alla Roma? L’altro giorno l’ho minacciato: ‘Siccome mi accusano di essere un direttore bravino ma che non ha vinto mai niente, adesso tiro fuori dal cassetto il contratto che hai firmato con la Roma’. Pallotta è un uomo insicuro. Di lui si ricordano solo le smentite”, ha concluso.
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